Palermo, Dionisi appeso a un filo: cosa non è piaciuto alla proprietà, dalla gestione di Audero alle dichiarazioni post-partita

Stavolta il capolinea potrebbe davvero essere vicino. La posizione di Alessio Dionisi sulla panchina del Palermo è più incerta che mai e le prossime due settimane, prima della ripresa del campionato, saranno decisive per stabilire la direzione da prendere in vista delle ultime otto giornate (più eventuali playoff). Secondo quanto riportato da Alessandro Arena sul Giornale di Sicilia, il tecnico è sempre più lontano dal club, con il City Football Group che sta valutando il da farsi.

Nonostante l’esonero non sembri imminente, la proprietà è in fermento: i colloqui tra Manchester e la dirigenza di viale del Fante si sono intensificati nelle ultime ore, e la sconfitta contro la Cremonese ha aggravato la posizione dell’allenatore. Il problema principale? L’atteggiamento arrendevole della squadra nel finale, con il Palermo incapace di gestire il vantaggio e subire il sorpasso in pieno recupero.

City Group insoddisfatto: Dionisi a rischio
Come evidenziato dal Giornale di Sicilia, Dionisi rischia di pagare lo stesso prezzo di De Sanctis, esonerato a gennaio per la sua incapacità di gestire i momenti critici. Giovanni Gardini, amministratore delegato del club, aveva parlato proprio di “difficoltà nella difficoltà”, e nel match con la Cremonese si sono visti tutti i limiti tattici del tecnico:

Cambi discutibili,
Insistenza sul 3-4-2-1, anche quando la squadra avrebbe dovuto difendersi meglio,
Problemi sulla fascia destra, con Diakité travolto da Paulo Azzi, che ha prima accorciato le distanze e poi servito l’assist del pareggio.
Nei prossimi giorni, Dionisi avrà modo di confrontarsi con la proprietà e spiegare la sua versione dei fatti, ma i numeri non giocano a suo favore.

Numeri impietosi: Palermo fuori dai playoff
Attualmente nono in classifica, il Palermo sarebbe escluso dagli spareggi promozione. Un risultato che non è in linea con gli obiettivi stagionali, visto che il club puntava almeno a migliorare il sesto posto dell’anno scorso.

Come sottolineato da Alessandro Arena sul Giornale di Sicilia, la squadra non è mai stata realmente in lotta per la promozione diretta, compromettendo ogni ambizione già con le sconfitte nelle prime due giornate contro Brescia e Pisa. Anche il bottino di 39 punti in 30 partite è considerato deludente, soprattutto se confrontato con i 42 punti del 2022/23, quando l’obiettivo era semplicemente consolidare la categoria, e i 49 punti del 2023/24, quando il Palermo aveva accarezzato a lungo la vetta.

Le tre accuse a Dionisi: tattica, condizione fisica e gestione emotiva
Tra i problemi principali della gestione Dionisi, tre sono quelli su cui dovrà dare spiegazioni:

Scelte tattiche: dalla gestione delle partite (come i finali contro Spezia e Cremonese) alle sconfitte contro Cittadella, Modena e Carrarese.
Condizione fisica: il City Group è rimasto sorpreso dal crollo atletico nel match con la Cremonese, con sei giocatori colpiti da crampi. Clamoroso il caso di Audero, che ha rischiato la sostituzione per crampi a mezz’ora dalla fine, un evento rarissimo per un portiere.
Mancanza di carattere: troppi punti persi nei momenti chiave e poca reazione quando la squadra è in difficoltà.
Esonero? Il nodo del sostituto
Come riporta il Giornale di Sicilia, la decisione del City Group non sarà presa a cuor leggero. Il problema principale è l’assenza di un nome realmente convincente per la sostituzione: a dicembre, dopo la sconfitta con il Cittadella, il club fece diversi sondaggi per un nuovo allenatore, ma alla fine a pagare fu solo De Sanctis, mentre Dionisi rimase al suo posto.

Adesso, con la stagione agli sgoccioli e i playoff a rischio, il Palermo si trova a un bivio: proseguire con Dionisi, sperando in una scossa, o cambiare in corsa con un traghettatore, prima di puntare su un nome forte in estate. La risposta arriverà nei prossimi giorni, ma il tempo stringe e il City Group non vuole rischiare un clamoroso fallimento stagionale.