Palermo, difesa in tilt e porta sempre aperta: ora serve un clean sheet
L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulla difesa del Palermo.
Per poter spiccare nuovamente il volo in classifica il cambio di passo deve partire dalla tenuta difensiva: nelle ultime tre partite, in cui ha racimolato un solo punto, il Palermo ha incassato cinque reti, mentre nelle precedenti otto (19 punti) ne aveva subite in tutto quattro. Ciò che preoccupa di più è che a bucare Pigliacelli sono state squadre tutt’altro che irreprensibili in fase realizzativa come Spezia (penultimo per gol segnati e a segno solo al Barbera nelle ultime quattro gare), Lecco (quarto peggior attacco) e Sampdoria (12 reti di cui tre di Pedrolà, assente con i rosa). Il prossimo esame sarà contro un altro reparto offensivo tra i meno efficaci: il Brescia è terzultimo in B per numero di marcature, ma proverà ugualmente ad approfittare del periodo di appannamento del Palermo, soprattutto in casa.
I rosa tra le mura amiche erano partiti con una superba prova difensiva con la Feralpisalò, schiantata 3-0, ma da quel momento non sono più riusciti a tenere la porta inviolata: in viale del Fante hanno gioito Cosenza, Stidtirol, Spezia e Lecco. Sei gol arrivati in fotocopia a gruppi di due, i primi tre a giro sul secondo palo (Canotto, Ciervo e Reca) e i secondi con una battuta a rete su cross rasoterra (Esposito, Crociata e Sersanti): toccherà ora a Corini e alla sua retroguardia dimostrare di aver cancellato tali imperfezioni e limato i meccanismi. Il tecnico proseguirà con il quartetto standard: Lucioni e Ceccaroni al centro, Mateju e Lund sugli esterni, con Buttaro e Aurelio pronti a subentrare pur non essendo nella miglior condizione.