Palermo: dieci innesti, la “rivoluzione” è costata quasi 8 milioni
Un Palermo rivoluzionato dal calciomercato estivo, tanti gli innesti messi a disposizione di Corini e tanti investimenti. Proprio su questo l’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma, analizzando colpo su colpo le entrate dei rosanero.
La spesa complessiva dell’estate 2023 si aggira sui 7,6 milioni di euro, investiti per la maggior parte su giovani di talento mentre gli elementi di maggior esperienza sono quasi tutti arrivati con sforzi economici meno significativi o con la formula del prestito: il piano del Cfg è dunque quello di tenere un occhio sul presente e l’altro sul futuro, così da avere una squadra competitiva anche dopo l’eventuale salto di categoria. L’esborso più importante è stato quello per Lund, pagato 2,2 milioni di euro dopo una lunga trattativa con l’Hacken; cifra simile per Vasic e Desplanches, con 2 milioni a testa versati nelle casse di Padova e Vicenza e con l’aggiunta del cartellino di Massolo in cambio del miglior portiere dei Mondiale under 20.
L’unico over per cui è stato fatto uno sforzo economico è Di Francesco, per il quale il Lecce ha incassato 1,1 milioni, mentre il trasferimento di Peda dalla Spal (che lo terrà in prestito fino a giugno 2023) è stato imbastito su una base di 300 mila euro; per quanto riguarda le altre operazioni a titolo definitivo Insigne è arrivato senza alcun versamento nelle casse del Frosinone, mentre Lucioni e Ceccaroni hanno risolto i propri con- tratti con Lecce e Venezia per poi firmare con il Palermo. Per Stulac i rosa avevano già provveduto negli scorsi mesi all’obbligo di riscatto con l’Empoli; con la stessa formula e la stessa squadra, al verificarsi di determinate condizioni, lavoreranno nei prossimi mesi anche sul riscatto di Henderson; Mancuso e Coulibaly sono invece arrivati a titolo temporaneo, con diritto di acquistarne il cartellino al termine della stagione.