L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” ha intervistato l’avvocato Di Cintio, esperto di diritto sportivo, in merito alle vicende che vedono coinvolto adesso il Palermo, il quale sui è espresso sui prossimi passi da affrontare: «Il Tribunale Federale fisserà un’udienza con i termini abbreviati. Normalmente tra il deferimento e l’udienza devono decorrere venti giorni, in questo caso saranno al massimo dieci. Questo consentirà un giudizio in tempi brevi, entro la fine di maggio sicuramente, ma anche prima del termine della stagione regolare. Sanzioni? In caso di violazione dell’articolo 1 le tipologie di sanzioni sono molto ampie, possono andare dall’ammenda all’esclusione dai campionati, ma dipende dalla gravità delle condotte che vengono ravvisate. È ancora prematuro fare valutazioni di questo tipo, però. L’unica cosa certa oggi sono i capi di incolpazione. Poi non conosciamo le carte che attualmente ha a disposizione il Palermo per sostenere la correttezza della condotta assunta dai propri amministratori, si potrebbero però fare valutazioni concrete dopo il primo grado di giudizio. Chiaramente la responsabilità diretta comporta sanzioni molto gravi e il capo d’incolpazione più delicato è quello relativo all’articolo 8, a mio avviso».