Palermo, dalla Juve alla zampata di Ascoli: Mancuso l’uomo dei gol pesanti
L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulla zampata decisiva di Mancuso contro l’Ascoli.
Nel calcio basta un piccolo dettaglio per fare la differenza, come ad esempio trovarsi al posto giusto nel momento giusto: la stagione di Mancuso era cominciata con qualche difficoltà di troppo, prima per un infortunio che aveva chiuso anzitempo il suo ritiro e in seguito per essere rimasto in panchina nelle due partite che hanno preceduto la sosta, fermo a osservare i compagni fare un sol boccone di Reggiana e Feralpisalò.
Ad Ascoli è stato il primo a essere chiamato da Corini per dare verve a un attacco che era rientrato dagli spogliatoi un po’ opaco: il numero 7 si è battuto come un leone e al 92°, su sponda di Ceccaroni, ha messo il piede proprio dove c’era bisogno, spingendo in rete la palla del decisivo 1-0. Il tecnico sa di avere con lui un’arma importante per la fase offensiva: Mancuso è infatti l’unico in grado di ricoprire il ruolo sia di esterno che di punta, Al Del Duca aveva cominciato largo a sinistra ma, già quando i compagni andavano al cross, i suoi erano in tutto e per tutto i movimenti di un centravanti: sponde, tentativi a rete, duelli con i centrali difensivi dell’Ascoli.
Al tramonto del match il guizzo decisivo, in mezzo a tante maglie bianconere con un movimento da attaccante di razza. A fine partita l’ex Monza ha ribadito quanto sia importante nel calcio farsi trovare pronti e allenarsi con costanza per giocarsi le proprie carte ogni volta che l’allenatore chiama: un mantra che lo ha accompagnato per tutta la carriera e che ha già rispolverato al Palermo, con l’obiettivo adesso (non semplice vista la concorrenza là davanti) di tornare in doppia cifra nella classifica marcatori.