Palermo. Dal vicepresidente al direttore generale. Gli uomini del City si prendono il Cda

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma su quello che è il nuovo Cda rosanero.

Il nuovo consiglio di amministrazione del Palermo si è insediato ed è interamente composto da uomini del City Football Group. Tolto Mirri, che è confermato nella carica di presidente, gli altri quattro nuovi componenti sono provenienti dalla casa madre con sede a Manchester. Tutti nominati con la carica di consigliere: Alberto Galassi (membro del board del City Football Group), Diego Gigliani Uriarte (managing director dei club emergenti del City Football Group), Simon Cliff (consigliere generale del City Football Group) e Brian Marwood (managing director globale del City Football Group) sono i nuovi componenti del Cda rosanero.

Contestualmente, si sono dimessi i precedenti consiglieri e il collegio sindacale (che dunque non vede più al proprio interno Sandro Mencucci, recentemente nominato presidente), con la nomina di nuovi componenti anche in questo organo. Non sono escluse novità, perché dal verbale di assemblea risulta che i soci all’80% – il City, per l’appunto – possono nominare cinque consiglieri e al momento, le loro nomine sono solamente quattro. È da vedere se questo «slot» in più verrà utilizzato o meno. Potrebbe esserlo, con Giovanni Gardini che intanto assumerà la carica di direttore generale nell’organigramma societario. Il ruolo di amministratore delegato spetterà con ogni probabilità a Diego Gigliani, mentre la vicepresidenza potrebbe toccare all’avvocato Galassi.

Per quanto riguarda il capitale sociale, pari a 10.734.030,20 euro, è stato suddiviso in 395 azioni, ciascuna del valore di 27.174,76 euro. Hera Hora dispone di 394 azioni, di categoria A e C, mentre l’unica azione di categoria B è di proprietà dell’Associazione Amici Rosanero. Le quote di Hera Hora sono divise in 78 azioni di categoria A (circa il 19,75% del capitale) e in 316 azioni di categoria C, che corrispondono esattamente all’80% del pacchetto azionario del Palermo. Esattamente la percentuale che è stata ceduta al City Football Club, che dunque detiene questa classe di azioni (categoria C).
Le 78 quote di categoria A, che di fatto sono in mano a Mirri, «non potranno, in tutto o in parte, essere oggetto di Trasferimento o Gravame fino a che non sia decorso un periodo di 5 (cinque) anni decorrente dal 1° luglio 2022 e quindi fino al 1° luglio 2027 senza il previo consenso scritto degli Azionisti C». In parole povere: Mirri può mantenere la propria quota per i prossimi cinque anni e la cessione delle stesse prima di questo termine non sarà possibile senza l’autorizzazione per iscritto dei soci di maggioranza, ovvero del City Football Group. A loro volta, le quote dei «citizens» non potranno essere oggetto di trasferimento o gravame entro tre anni, dunque fino al 1° luglio 2025, senza il previo consenso scritto «degli Azionisti A», ovvero Mirri.

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Redazione Ilovepalermocalcio