L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulla storia rosanero di cui hanno fatto parte tanti giocatori imparentati.
I gol in famiglia, nel Palermo, non sono certo una specialità Gli Elia, dal canto loro, possono però vantare un primato: mai prima della rete di Salvatore col Perugia erano andati a segno un padre e un figlio. Una famiglia da 17 reti totali, le 16 di papà Firmino e l’unica finora messa a segno dal figlio.
Prima di loro al massimo la storia dei marcatori consaguinei si è limitata a legami tra fratelli. Non tra cugini, almeno in epoca recente, se si considera che nella formazione attuale è presente un parente d’arte ancora in attesa del suo primo gol in rosanero. Difficile puntare la porta, però, se sei un difensore. E gli Accardi da sempre hanno portato a Palermo gente da piazzare in difesa.
C’è stato un tempo in cui due fratelli hanno anche segnato insieme. Non solo hanno anche segnato nella stessa partita, e che partita. Quella col Catania il 4 aprile 2004 e tra i 5 marcatori della sfida con gli etnei c’erano anche Emanuele e Antonio Filippini.
Prima che si inserisse la dinastia Elia in questa lista la famiglia che ha segnato più gol in maglia rosanero era quella dei Tedesco. Giacomo dal 1994 al 1997, ha collezionato 72 presenze con tre reti in maglia rosanero.l Giovanni, invece, è stata un’icona degli anni d’oro del club.