Palermo: costretta a custodire in casa il feretro della madre, il Comune apre un’inchiesta
Incredibile la storia di Giusy La Mantia, che per 10 giorni ha tenuto il feretro della madre in casa vista l’impossibilità di metterla in deposito.
Secondo quanto riporta “Repubblica.it”, è arrivata la risposta del cimitero dei Rotoli a Palermo, di seguito la risposta: “Il Comune di Palermo non ha mai negato l’accesso di un feretro da custodire in deposito al cimitero dei Rotoli. Gli ingressi continuano ad essere garantiti – dichiara il dirigente dell’ufficio Servizi cimiteriali Ferdinando Ania – Pur essendoci un’emergenza legata alla carenza di sepolture, non è assolutamente possibile che i nostri uffici abbiano comunicato la non disponibilità all’accoglienza della bara. Tanto più che alla famiglia sia stato suggerito di custodirla in casa”.
Queste le parole che aveva rilasciato Giusy sull’impossibilità di mettere il feretro in deposito: «Mia mamma è venuta a mancare la notte del 19 febbraio – spiega la signora La Mantia – abbiamo subito avvertito l’impresa funebre per l’organizzazione del funerale e non ci saremmo mai aspettati una situazione come quella che stiamo vivendo. Inizialmente, non ci siamo preoccupati della questione perché pensavamo che si trattasse solo di uno o due giorni al massimo, giusto il tempo di trovare lo spazio presso il deposito del cimitero».
Intanto il Comune di Palermo apre un’inchiesta sul fatto.