C’era una volta un Palermo che faceva paura alle grandi. C’era una volta un Palermo che andava a “San Siro” senza paura del “Diavolo”. C’era una volta un Palermo che sorprendeva gli addetti ai lavori e riempiva d’orgoglio i cuori di tutti i tifosi rosanero. C’era una volta un Palermo che oggi non c’è più e chissà quando (e se) tornerà. Sì, perché la squadra rosanero è da rifondare. Non c’è nulla da salvare in questa stagione che ormai sta per volgere al termine. Un campionato che ha visto i siciliani aggiudicarsi settimana dopo settimana la palma di peggiore club della massima serie italiana.
Una squadra, come già detto a più riprese, costruita male in estate e che non ha mai fatto nulla per provare a salvarsi. Una compagine che ha gettato la spugna ancora prima di iniziare. Un po’ come accaduto questo pomeriggio contro il Milan, con i rosanero che non sono mai scesi in campo. Almeno con la mente. Con il corpo, invece, erano sul terreno di gioco di “San Siro”, ma sin dal primo minuto hanno dato l’impressione di essere rimasti nello spogliatoio. Gli uomini di Lopez non sono entrati in partita, facendosi letteralmente prendere a pallonate da un avversario che era sì di tutto rispetto, ma quando mancano 8 partite al termine della stagione non importa chi si ha di fronte. Quando ci sono 8 punti da recuperare sul quartultimo posto e non c’è più nulla da perdere, l’unica cosa da fare è giocare a viso aperto e dare il massimo perché nel calcio tutto può succedere. Il Palermo, invece, ha fatto tutto l’opposto, affrontando la squadra di Montella con la coda tra le gambe.
Tutto questo mentre il Crotone, dal canto suo, faceva il proprio dovere affondando in casa l’Inter. Dopo 31 giornate, con un imbarazzante bottino di cinque sconfitte di fila condite da 17 reti subite, il Palermo esce con i propri piedi dalla lotta salvezza aprendo le porte (con tanto di tappeto rosso) ai rossoblù, che oggi sono terzultimi a -3 dall’Empoli. La matematica certezza della retrocessione non è ancora arrivata, ma in questo momento il Crotone sembra l’unica squadra capace di compiere questo miracolo sportivo. L’unica che probabilmente lo merita davvero.
Nessuna novità nella resa di Milano. Il ko odierno è solamente l’ennesimo segnale di una retrocessione già ampiamente preannunciata. L’unica cosa che separa la squadra rosanero dalla serie B è la matematica e di questo passo arriverà presto anche quella. Palermo, così si fa!