Palermo, così non vai in serie A
Si dice “non c’è due senza tre” e così è stato per il Palermo. A Foggia è arrivato il terzo pareggio consecutivo, un risultato giusto e conquistato in rimonta, al contrario di quanto accaduto due settimane fa contro l’Empoli. Quello di ieri è infatti un punto tutto guadagnato e non due persi. Un punto che rende i rosanero ancora imbattuti, ma che allo stesso tempo dimostra che questa squadra non è (e chissà se lo sarà mai) “l’ammazza campionato” come credeva il patron Maurizio Zamparini.
Contro gli uomini di Stroppa, penultimi in classifica e con la peggiore difesa del campionato, la formazione di Tedino ha fatto fatica. Troppa fatica per una squadra che punta alla promozione diretta e che certe partite dovrebbe vincerle in scioltezza, con tutto il rispetto per il Foggia. Che la trasferta dello “Zaccheria” non sarebbe stata cosa semplice, come d’altronde ogni partita del campionato di serie B, si sapeva già. Ma l’impressione è che i rosanero si siano lasciati inspiegabilmente sorprendere da una compagine più che abbordabile, brava a far valere sul campo la propria voglia di riscatto.
Risultato? Un tempo regalato ai rossoneri, che nella prima frazione hanno letteralmente surclassato Rispoli e compagni, legittimando con il gol di Nicastro lo spessore della propria prestazione nell’arco dei primi 45 minuti. Decisamente meglio, invece, il Palermo nella ripresa. Nel secondo tempo i rosanero sono scesi in campo con un altro piglio, dimostrando di non voler tornare a casa a mani vuote. Bravo Tedino a rimescolare le carte a centrocampo, azzeccando questa volta tutti i cambi. Il gol dell’1-1 è arrivato dai piedi di Murawski, al termine di un’azione nata da Embalo, entrambi subentrati nella ripresa.
Bella azione, bel gol. Ma questo non basta. Per tornare in serie A non è sufficiente saper reagire ed agguantare un pareggio insperato fino all’80’. Per tornare in serie A non si può essere mediocri contro una squadra il cui obiettivo è la salvezza. Per tornare in serie A serve decisamente altro e bisogna capirlo al più presto. Siamo solo alla 4^ giornata, ma la serie B può trasformarsi in un limbo pericoloso.