Palermo-Foggia doveva essere la partita della svolta, parola di Bruno Tedino. La partita delle partite. Nessuna sfida finora era stata importante quanto quella in scena ieri al “Renzo Barbera”. Così aveva detto il mister rosanero alla vigilia, ma forse questo concetto non è stato recepito dalla squadra e la domanda è: perché? Perché Nestorovski e compagni non sono riusciti a reagire alla disfatta di Empoli, subendo la seconda sconfitta consecutiva che li ha lasciati al terzo posto in classifica con 43 punti, a -3 dalla vetta occupata da Empoli e Frosinone? Una sconfitta arrivata in casa e contro una squadra sì in gran forma, ma decisamente non ai livelli tecnici dei toscani. Perché il Palermo non sa più reagire?
Della squadra che guardava tutti dall’alto del primo posto al termine del girone d’andata sembra essere rimasto poco o niente. Una squadra che non hai mai espresso un bel gioco, ma che grazie alla compattezza ed alla forza del gruppo è quasi sempre riuscita a spazzare via gli avversari anche in condizioni difficili (vedi Avellino), dimostrando di volere e potere andare in serie A. E ieri così non è stato. La verità è che contro il Foggia il Palermo non ha mai dato l’impressione di voler vincere la partita. Non è mai stato “corazzata” ed il risultato è stato un disastro. Per trovare la via del gol è servito un calcio di rigore, procurato e realizzato da capitan Nestorovski nel secondo tempo. Per il resto il nulla (a parte la traversa colpita dallo stesso macedone sull’1-2) ed il fatto che il Palermo vanti il tredicesimo miglior attacco della serie B la dice lunga sulle difficoltà che questa squadra ha lì davanti. Poi la follia di Coronado: entrata killer su un avversario, rosso diretto sacrosanto e rosanero in dieci nel momento clou della partita. Risultato? Il Foggia ci ha creduto ancora più di prima ed ha ribaltato il match, umiliando il Palermo davanti ai 13mila tifosi che hanno sfidato il maltempo per sostenere la propria squadra. Tifosi che hanno deciso di mettere da parte ogni forma di protesta, capendo che era giunto il momento di tornare a tifare per i colori rosanero e lo hanno fatto per 90’.
E se i presenti al “Barbera” hanno “mantenuto la calma”, sui social non è andata proprio così. In tanti, infatti, hanno espresso il proprio disappunto sulla squadra rosanero e soprattutto nei confronti di mister Tedino, additato come il primo responsabile della disfatta di ieri. Responsabilità che il tecnico ex Pordenone si è preso, ma in parte. «La squadra non è stata squadra» e «Il problema qui è a livello mentale e come staff non possiamo fare nulla», sono state alcune sue dichiarazioni nel post partita. Adesso occorre tornare sulla retta via ed i rosanero dovrebbero andare in ritiro in vista della trasferta di Perugia con partenza fissata per la giornata di oggi. Ci sarà però da capire la posizione di Bruno Tedino. Perché ormai si sa, Zamparini non è di certo noto per la sua pazienza…