L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulla corsia mancina del Palermo che negli anni oltre che campioni del mondo ha visto anche meteore.
Quello del terzino sinistro è un ruolo che storicamente il Palermo ha avuto difficoltà a coprire, soprattutto negli ultimi dieci anni. Cosa che, invece, non era successo in passato con grandi interpreti che hanno poi preso il volo verso squadre e traguardi prestigiosi. Come dimenticare Fabio Grosso, campione del mondo nel 2006 da rosanero. Carriera in ascesa anche per Federico Balzaretti, che al Palermo ha lasciato splendidi ricordi di annate in Serie A da assoluto protagonista su quella fascia. E poi? Dopo l’ex Juventus e Roma, il Palermo non è stato egualmente fortunato a trovare sul mercato calciatori in grado di far dimenticare i loro predecessori su quella corsia, spesso ricorrendo ad annuali cambi sul mercato alla ricerca di un terzino sinistro migliore.
Subito dopo l’addio di Balzaretti, il Palermo provò, senza particolare fortuna, ad affidare l’out di sinistra a Santiago Garcia. Gli anni successivi, invece, ebbe un risultato più soddisfacente l’aver puntato sul marocchino Achraf Lazaar, il quale restò in rosanero per ben 4 stagioni prima di essere ceduto e lasciare spazio al norvegese Aleesami che, contrariamente al suo ex compagno di corsia, non riuscì a lasciare il segno. Tre stagioni per Aleesami al Palermo, poi il passaggio all’Amiens dopo il
fallimento del club rosanero. Per il nuovo corso e la ripartenza in Serie D, il Palermo ha deciso di affidarsi al «picciotto» Crivello. Anche in questo caso un acquisto che ha un po’ deluso le aspettative, perché l’ex Frosinone non è mai riuscito a entrare nel cuore del tifo rosanero. Nonostante la promozione in B, neanche Giron è riuscito a meritarsi un posto da titolare, venendo sostituito da Devetak (meteora) prima e dalla coppia Sala-Aurelio poi, con l’oggetto misterioso Masciangelo. Aurelio è giovane e ha ancora tempo per lasciare il tempo, ma il Palermo cerca altri eredi di Grosso e Balzaretti.