Palermo, Corini prepara la gabbia per fermare Pohjanpalo
L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulla gara di oggi tra Venezia e Palermo.
Sarà uno dei duelli più affascinanti del match di stasera: da una parte il roccioso difensore centrale neo 37enne, dall’altra il vice capocannoniere della scorsa Serie B, che nella stagione corrente sta evolvendo il proprio gioco senza perdere neanche un po’ di efficacia. Palermo contro Venezia significa anche Lucioni contro Pohjanpalo: l’ex Frosinone ha vinto entrambi i confronti del 2022/23 con il finlandese, andando peraltro a segno nel successo al Penzo del 14 ottobre 2022 (1-3).
In quel momento Pohjanpalo era ancora un oggetto misterioso, in un Venezia che faticava a uscire dal- la zona retrocessione; l’arrivo in panchina di Vanoli al posto di Javorcic ha giovato come non mai al centravanti, che ha chiuso con 21 gol in campionato e trascinato i suoi all’ottavo posto, guadagnato proprio a danno del Palermo. Quest’anno Pohjanpalo è già a quota due, componendo con Pierini e Johnsen (più Gytkjaer e Cheryshev pronti a subentrare) una batteria offensiva di tutto rispetto: per lui irosa hanno pronta una gabbia che, oltre a Lucioni, coinvolge anche uno che con il finlandese ha giocato parte della scorsa stagione, ovvero Ceccaroni.
Il numero 32, al Venezia per tre anni e mezzo, ha più volte dimostrato nelle prime uscite con il Palermo di saper gestire con grande efficacia i raddoppi di marcatura sulle punte avversarie, disinnescando giocatori potenzialmente letali come Mendes dell’Ascoli e Pettinari della Reggiana; nel caso dell’ex compagno, tuttavia, sarà necessario un trattamento «speciale» in compartecipazione con Lucioni attraverso raddoppi di marcatura e attenzione massima alle palle vaganti, specialmente per quanto riguarda i duelli aerei. La presenza di Pohjanpalo in area di rigore ha dato più di qualche problema alla difesa rosa nel 2022/23: il finlandese è andato in rete sia nel match di andata, trasformando in oro un pallone sporco al limite dell’area, sia in quello di ritorno, realizzando un rigore provocato da un intervento troppo energico di Nedelcearu nei suoi confronti.