L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulla gara di domani contro il Como per il quale Corini pensa al turnover.
Turnover. La parolina magica che nel Palermo, finora, non si è mai sentita. Stavolta, però, Corini ci sta pensando seriamente. Nulla di strano, perché il match di domani col Como è il primo turno infra-settimanale della stagione e qualcuno dovrà pure tirare il fiato, dopo aver portato avanti la carretta per quasi tutto un girone d’andata. Gli indiziati non mancano e rispetto alla trasferta di Benevento, non sono da escludere cambi di rilievo. In tutti i reparti, attacco incluso, lì dove il tridente Valente-Brunori-Di Mariano ha assunto i contorni dell’intoccabilità. Con tre partite nel giro di sette giorni e una sosta invernale che si sta avvicinando, è giunto il momento di dosare le forze e non tirare troppo la corda. Sfruttando anche quegli elementi che, in queste settimane, hanno dovuto dare forfait per infortunio, ma ora sono nuovamente disponibili.
Il recupero lampo di Saric, che dalla lesione alla coscia è guarito in una quindicina di giorni, potrebbe proiettare il bosniaco sin da subito tra i titolari in mediana. Nulla di strano, perché prima di fermarsi nel corso della sosta per le nazionali, aveva dato risposte convincenti in allenamento a Corini. Non a caso, tra quelli che hanno progressivamente perso il posto nel bel mezzo della crisi, è stato l’unico ad avere qualche chance in più da subentrante. In una linea di centrocampo che regge costantemente sulle spalle di Gomes e Segre, la presenza di Saric consente al tecnico rosanero di dare un minimo di riposo ad uno dei due. Al secondo, per la precisione, dato che il francese non sembra essere in debito d’ossigeno (e l’alternativa, Stulac, non riesce nemmeno a ritagliarsi 10 minuti di gioco), mentre l’ex Torino ha giocato da titolare 12 delle 13 partite disputate finora, ovvero tutte tranne quella in cui ha esordito al Barbera entrando a gara in corso.