Palermo, Corini ipoteca il futuro: «Partnership con City da visibilità internazionale. Presto anche noi con centro sportivo “super”»

L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sul Palermo in ritiro a Manchester e su Corini che in quel di Manchester ha rilasciato le seguenti parole:

«È questione di anima». Eugenio Corini suonerebbe quasi mistico, se non fosse che la sua anima è una concreta costruzione quotidiana. «La creiamo metro per metro, allenamento dopo allenamento. Anche i progetti più lunghi si sviluppano ogni giorno, compreso oggi». L’anima del Palermo è il suo progetto, ciascuno dei suoi è una pietra angolare. Venire ad allenarsi a Manchester è la malta che li tiene insieme. «Qui non puoi dire: manca un macchinario in palestra, oppure la palla non rimbalza bene. E questo consente di immettere qualità nel lavoro».

Sono all’Academy del Manchester City da martedì, ci resteranno fino a sabato e trovano la razionalità applicata alla preparazione calcistica. «Il centro sportivo che presto il City Group realizzerà a Palermo sarà più piccolo, naturalmente, ma dello stesso tipo. Pensato per il nostro sport. La palestra vicino ai campi di gioco, l’erba perfetta, il materiale sempre a portata di mano». Corini si spiega in un auditorium che sembra un’aula universitaria o un piccolo teatro, con le luci modulabili in base alla presenza del pubblico e l’amplificazione acustica affidata a piccoli microfoni appesi al soffitto a crociera. Roba che in Italia non si vede spesso e c’è da chiedersi perché. Lui sembra saperlo:

«Lo dico dal 2005, quando ancora giocavo. Le società da noi non hanno investito sui centri sportivi, che invece danno identità, diventano luoghi di lavoro ideali e alla fine mettono in moto risultati e risorse». Corini aveva chiesto un ritiro in questo periodo di Nazionali vaganti. Gli hanno dato Manchester. «Meglio di questo non potevo chiedere. La partnership con il City è una grande opportunità. Ne ricaveremo un aumento di visibilità internazionale, qualcosa che il Palermo ha già avuto in passato. Anche se l’Europa non è un discorso che possiamo affrontare adesso». Ne sono lontani almeno quanto è lontana la Serie B dalla Premier League. Questo è scontato.