L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sui problemi del Palermo penultimo in classifica.
Ma neppure questa formula sta dando i risultati attesi: la vittoria latita dall’impresa, che pure sembrava ben augurante, contro il fortissimo Genoa; l’attacco ha segnato 3 gol col Pisa ma è rimasto a secco in 4 delle ultime 5 partite; la classifica è precipitata, con un penultimo posto, sia pure in coabitazione, che preoccupa la piazza appena risalita dal purgatorio di D e C.
La squadra appare un po’ più solida ma per caratteristiche fa fatica a costruire: un gatto che si morde la coda perché se rafforzi dinamismo e fase difensiva (con Gomes e Broh), perdi in geometrie e fantasia. Quella che dovevano assicurare Stulac e Saric, i grandi acquisti dell’estate che l’allenatore per adesso tiene fuori. E i difensori chiamati a dare un supporto allo sviluppo dell’azione mostrano chiari limiti. Come intervenire? Per Corini è un rebus che però va risolto in fretta. La linea societaria è chiara, i metodi City differenti ma anche la fiducia più incrollabile deve comunque fare i conti con dei problemi irrisolti. Prima della nuova sosta di novembre ci sono 3 partite che si preannunciano delicatissime: trasferte a Modena e Cosenza intervallate dalla sfida al Barbera col gettonatissimo Parma dell’ex Vazquez. Devono arrivare punti e più di un segnale, anche dalla squadra, molto di più di quanto mostrato, con coraggio ma poco costrutto, nel doppio turno interno che ha fruttato appena 2 punti.