Palermo, convenzione con il Comune per il Renzo Barbera: il club vuole anche il Pallone e i parcheggi

La formulazione definitiva ancora non c’è. Ma la minuta della convenzione fra il Comune e il Palermo calcio è già pronta, vista dalle parti, in alcuni elementi concordata, in altre c’è ancora da lavorarci. Insomma, ci siamo vicini; l’impalcatura è già alzata sotto l’egida del settore Patrimonio di cui è assessore la meloniana Brigida Alaimo.
Come riportato da Giancarlo Macaluso sul Giornale di Sicilia, un documento circola ancora con la scritta in filigrana «bozza non condivisibile», ma il leitmotiv è chiaro: l’amministrazione non ha soldi, dunque la manutenzione straordinaria – che toccherebbe all’ente proprietario del bene – viene affidata al concessionario. Con il metodo della compensazione, cioè la società non versa a Palazzo delle Aquile il corrispettivo dovuto della concessione, ma si conteggia con gli interventi effettuati e, solitamente, non è mai sufficiente alla bisogna.
Ma qual è il prezzo di questa operazione? A leggere il documento, la partita si gioca su un allargamento rispetto a prima dei beni oggetto della convenzione. Come evidenziato dal Giornale di Sicilia, oltre allo stadio Renzo Barbera, la società chiede anche la gestione del Pallone (la tensostruttura ex centro stampa di Italia ’90), delle strutture interne, degli impianti pubblicitari, dell’area ex Rom, del parcheggio di Piazza Giovanni Paolo II e dello spazio di fronte all’ippodromo e al ristorante La Scuderia.