Palermo: controlli su tutti gli enti accreditati con il Comune per fini sociali

Controlli a tappeto su tutti gli enti accreditati con il Comune per fini sociali. Stando a quanto riferito da “Repubblica.it”, il Comune ha riscontrato gravi irregolarità amministrative su tre enti che nelle loro strutture ospitano minori e sta passando al setaccio tutti gli altri. Al momento sono saltati fuori tre casi diversi: un ente che nelle sue strutture ospitava un numero di minori superiore al tetto consentito, un altro che impiegava gli operatori al lavoro, anche se ufficialmente erano in cassa integrazione per l’emergenza coronavirus, percependo così anche la retta del Comune e infine un altro ente che per lungo tempo ha prodotto fatture doppie per lo stesso periodo e per gli stessi minori. Con il risultato che adesso è il Comune in credito per circa 300mila euro. Il nuovo dirigente del settore e la Ragioneria si sono accorti della magagna e sono stati bloccati tutti i pagamenti. Per il sindaco Leoluca Orlando la priorità sono “i diritti dei lavoratori e degli ospiti delle strutture”. “I controlli effettuati dal Comune e dall’Asp hanno riscontrato gravi irregolarità amministrative in pochissimi casi, ma non per questo sono meno gravi. Sono violazioni inaccettabili di cui pagano le conseguenze i più fragili”, dice Orlando. Gli enti accreditati dal Comune per fini sociali sono un centinaio. Nelle loro strutture accolgono in totale 955 utenti fra donne in difficoltà con figli (70), donne sole (10), neomaggiorenni italiani e stranieri (98) e minori (747) fra semiconvitti, comunità e gruppi appartamento. Per una spesa complessiva annua di 19 milioni di euro.“Non facciamo sconti a nessuno – dice Filippo Parrino, presidente di Legacoop Sicilia – La prima cosa per noi è il rispetto delle regole e delle normative, soprattutto perché si parla di servizi per minori e anziani. Se queste irregolarità e questi reati saranno confermati è giusto che vengano sanzionati e denunciati. Se si tratta di realtà nostre associate faremo scattare le nostre ispezioni. Va dato un segnale chiaro all’intero comparto, anche un ente solo che sbaglia rischia di compromette tutti”.