Rischia di diventare un vero e proprio caso l’evento di Vasco Rossi a Palermo dopo i settantamila biglietti venduti. Anche dalle opposizioni si inizia già a contestare la condotta degli attori in causa: il Comune e il Palermo Fc.
Ad analizzare la situazione è anche “BlogSicilia” che riporta le parole di due consiglieri del gruppo “Oso” Ugo Forello e Giulia Argiroffi. Gli esponenti civici richiamano in particolare le modalità di organizzazione alla base del concerto di Vasco Rossi. “Quello che è successo con riferimento al concerto di Vasco Rossi dimostra, almeno in questo caso, la totale incapacità e inadeguatezza dell’attuale amministrazione attiva che potrebbe avere causato un danno erariale di rilevante entità al Comune e all’intera città. Abbiamo predisposto un’interrogazione urgente all’ufficio patrimonio e alla ragioneria generale. Nonchè una segnalazione alla Corte dei Conti.
«Non si può accettare che gli organizzatori dell’evento e la Palermo FC, trincerandosi dietro un illegittimo patto di riservatezza, non abbiano comunicato la cifra del corrispettivo di milioni di euro, che verrà versata alla società sportiva perché la gran parte di questi denari dovranno essere corrisposti al titolare del bene, ovvero il Comune di Palermo. La società sportiva non ha, infatti, alcun titolo per realizzare un profitto del genere a danno della collettività». Il riferimento è all’articolo 1 della convenzione stipulata nel luglio del 2020 ed approvata dal Consiglio Comunale, il quale recita che la società sportiva può organizzare eventi di diversa natura rispetto a quella sportiva, ma solo dietro previa autorizzazione dell’ente titolare dello stadio, ovvero il Comune. Una nota nella quale i consiglieri d’opposizione evidenziano le criticità alla base di tale programmazione. Fatto che andrebbe contro le regole della stessa convenzione che rischierebbe, a loro giudizio, di venire meno. “Con questa condotta e secondo la convenzione firmata, ci sarebbero le condizioni per la risoluzione automatica della concessione dello stadio. E’ ovvio che noi non vogliamo questo, ma bisogna fare chiarezza su quanto è avvenuto ed anche sulla situazione dei canoni concessori, se sono stati fin adesso regolarmente pagati o meno».
Una situazione sulla quale Ugo Forello e Giulia Argiroffi puntano il dito contro l’Amministrazione Comunale. «Roberto Lagalla e gli assessori competenti ignorano del tutto il contenuto della concessione in uso dello Stadio Barbera. E’ ovvio, quasi banale, sottolineare l’importanza che i grandi eventi tornino a Palermo. Ma lo stadio Renzo Barbera è del Comune e la gestione per manifestazioni non sportive spetta allo stesso. In una città che attraversa una crisi economico-finanziaria senza precedenti, con strade, marciapiedi e interi quartieri in totale degrado, ottenere un ingente corrispettivo economico per il concerto di Vasco, sarebbe una cosa assolutamente normale. Andremo in fondo a questa vicenda pirandelliana di un Comune che continua a sperperare denaro pubblico e a non valorizzare i suoi beni.