Palermo-Como, il cambio modulo di Corini non ha convinto: solo risposte deludenti

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sul cambio modulo di Corini e il pari contro il Como.

A nulla dunque è servito il cambio di modulo proposto da Corini, il passaggio al 3-5-2 che ha offerto la prima occasione da titolare a Vido con l’esclusione dalla forma-zione titolare di Valente. Non è servito a nulla perché intanto Vido ha giocato male, non confermando quanto di buono aveva fatto ogni volta che era entrato in corso. Timoroso e fiacco sulle gambe. Poi perché Di Mariano schierato a destra non s’è adattato a fare il difensore aggiunto in fase difensiva ed ha lasciato sguarnita la sua fascia.

Clamorosa la sua distrazione al 12′, quando Mancuso s’è trovato tutto solo appunto a sinistra, l’attaccante lariano è partito a rete e lo stesso Di Mariano con un generosissimo recupero ha evitato la facile battuta. Ma il Palermo ha pagato anche la stanchezza di Gomes, ieri impreciso e l’atteggiamento molto prudente del Como, che non ha mai concesso la possibilità di ripartire ai rosa. Il risultato è stato quello di una gara modesta tra due squadre a cui premeva anzitutto non perdere.

Nella ripresa Corini ha provato a cambiare, più che tatticamente qualche giocatore decisamente fuori fase. Qualcuno, come Damiani e Segre, forse stanco da Benevento. Così per qualche minuto è tornato al modulo 4-3-3, con Valente a destra, Di Mariano a sinistra, Saric e Broh a centrocampo. E dopo pochi minuti è ritornato al modulo 3-5-2 mandando in campo anche Soleri al posto di Di Mariano. Per dire che il «Genio» le ha provate tutte, raccogliendo solo risposte molto deludenti.