Palermo, comincia l’ultimo sprint per le cessioni: in sette «sacrificabili». I nomi
L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma su quei calciatori che potrebbero essere in uscita dal Palermo.
Testa alla cessioni. Ma chi, a conti fatti, può lasciare Palermo? Incedibili non c’è ne sono, tanto più se si considera che per fare mercato è necessario liberare spazio in organico. Un diktat che Castagnini ha ben chiaro in mente, tant’è che il diretto interessato non ha potuto fare a meno di sottolineare le difficoltà nell’operare in questa sessione di gennaio per tutti i club di Lega Pro: «Di solito si fanno degli scambi – ha dichiarato all’emittente campana PrimaTivù – e fare trattative importanti è difficile. Di solito se prendi un giocatore è perché questo non ha giocato fino a quel momento, se invece ha giocato significa che non arriva per spostare gli equilibri. Non è solo un fattore economico».
Un lavoro di scambi, dunque, per il quale però il Palermo non sembra essere attivo. E non lo sarà, finché qualcuno non andrà via. Al momento, più che interessamenti, si registrano sondaggi, senza aver intavolato alcun discorso col club di viale del Fante. È il caso di Almici, che è legato al Palermo fino al 2023, ma il cui futuro potrebbe essere lontano dalla Sicilia già da questo mese.
Condizionale d’obbligo, perché nessuno ha ancora avanzato proposte ufficiali a Castagnini. Ci ha fatto un pensierino la Spal, in Serie B, alla ricerca di un terzino per completare la panchina. Nulla che sia andato oltre un colloquio informale.
Nei piani del Palermo, in teoria, i primi ad essere in lista di uscita sarebbero Marong e Peretti. Solo che, per entrambi, non si registra alcun interessamento reale. Se c’è un giovane che può essere piazzato, semmai, è Doda. Ma anche qui, nulla di concreto. Qualche società di Serie C starebbe monitorando la situazione legata al rinnovo di Pelagotti, per il quale non sono state intavolare trattative, così come per tutti gli altri contratti in scadenza a giugno. I rosanero, inoltre, hanno messo gli occhi su Mazzini della Carrarese che Baldini conosce bene per averlo avuto proprio a Carrara, dove è stato schierato spesso da titolare.
In questa stagione, invece, è stato relegato al ruolo di dodicesimo. Complicata, come già visto in estate, la strada che porterebbe alla cessione dei cosiddetti «esuberi». O almeno, quelli che fino a qualche mese fa potevano definirsi tali, dato che Crivello è stato reintegrato da Filippi e che Somma è stato nuovamente preso in considerazione da Baldini. Per entrambi, le difficoltà sono di natura contrattuale: il difensore palermitano, pur non essendo certo uno dei più pagati in rosa, è legato al club fino al 2024, mentre il compagno di reparto ha l’ingaggio più oneroso di tutta la squadra.
Sette profili di possibili «sacrifici» per potersi muovere sul mercato, a cui aggiungere un altro identikit: quello di gente come Lancini e Floriano, ovvero calciatori su cui il Palermo proverà a far leva con i loro procuratori.