Palermo-Cittadella 0-1. I “Top e flop” del Match
Il Palermo perde al Renzo Barbera per 0-1 contro il Cittadella, grazie alla rete di testa di Pandolfi nel recupero. I rosanero continuano a vivere un momento negativo e arrivano alla sosta con soli 4 punti centrati nelle ultime 5 giocate. La gara contro il Cittadella però è senza dubbio la prestazione più opaca e nera dell’inizio della stagione. Rosanero lenti, svogliati, senza idee e senza la voglia di portare a casa il risultato, in una partita che lascia trapelare anche qualcosa che probabilmente, all’interno dello spogliatoio, si è rotto e non funziona più. Difficile trovare note positive in una serata del genere dove il pareggio sarebbe stato un risultato bugiardo per quanto messo in campo dai anche dai calciatori granata. Questa volta i tifosi non hanno, giustamente, digerito quanto dimostrato dai rosanero e, per la prima volta in questa stagione, hanno contestato calciatori e tecnico a fine gara, segno che qualcosa andrebbe rivoluzionato. Ecco i “Top e Flop” di Palermo-Cittadella targati Ilovepalermocalcio.
TOP
COULIBALY: il centrocampista rosanero sembra vivere un momento diverso da quello dei compagni. Il senegalese, dopo il gol vittoria realizzato nella gara vinta contro il Brescia, mischia qualità e quantità surclassando le prestazioni degli avversari e dei compagni di reparto, vincendo qualsiasi contrasto possibile e sfiorando il gol nell’unica vera occasione della partita dei rosanero, dove però avrebbe potuto fare di più. SUPERSTITE
MARCONI: il classe 89’ gioca una gara pulita nonostante i pochi minuti calcati da inizio stagione. Poche sbavature e tanta voglia di fare, riuscendo a non far pesare l’assenza del titolatissimo Ceccaroni. SUFFICIENTE
FLOP
CORINI: il tecnico di Bagnolo Mella, senza alcun dubbio, non può essere l’unico colpevole del periodo negativo e della sconfitta contro il Cittadella, ma di certo l’assenza totale di un gioco e di una costruzione organizzata non può che ricadere in una sua mancanza di idee da trasmettere ai suoi uomini. L’impressione è che il tecnico non sia riuscito ad entrare nella testa dei giocatori, che impostano le proprie trame di gioco in maniera prevedibile e attendendo l’episodio favorevole per poter indirizzare la gara. IN CONFUSIONE
Il REPARTO OFFENSIVO: mentre la fase difensiva riesce in un modo o nell’altro a reggere il titolo di prima della classe del campionato cadetto, il reparto offensivo rimane senza alcun dubbio il reparto più carente dal punto di vista di intraprendenza e lucidità. Insigne, Brunori e Di Mariano, i tre uomini scelti dal primo minuto da Corini, faticano a rendersi pericolosi e calciare in porta. Gli uomini offensivi peccano soprattutto di lucidità e quasi mai cercano di concludere verso al porta avversaria con sicurezza e assumendosi qualche rischio, anzi cercano sempre il momento migliore che quasi mai riescono a trovare. Di certo il gioco orizzontale e prevedibile proposto dalla squadra rende difficoltoso e fin troppo sporadico il nascere di occasioni nitide o palle da gol giocabili. Neanche i subentrati riescono ad incidere, segno che probabilmente non è solo un discorso di scelte tecniche. IMPALPABILI