Palermo Città far west. Il prefetto Mariani: “Daspo, telecamere e regole chiare su locali e orari”

L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sulla città di Palermo sempre più un Far West e riporta le parole del Prefetto Mariani.

«Se l’onere di questa situazione deve ricadere solo su prefettura e forze dell’ordine, inevitabilmente la soluzione potrà essere solo repressiva, ma non credo possa essere una soluzione. È necessaria un’assunzione di responsabilità da parte di tutti». Volto stanco, mozziconi di sigaro nel posacenere che confermano la notte passata in bianco dopo l’ennesima violenza che ha segnato la movida palermitana, il neo-prefetto Massimo Mariani non ha perso tempo. Poche ore dopo l’insensato omicidio di Rosolino Celesia nel suo ufficio ha convocato tutti: le forze dell’ordine, il sindaco Roberto Lagalla, che si è presentato con l’assessore Maurizio Carta e il comandante della polizia municipale, Angelo Colucciello, ma anche i rappresentanti delle associazioni di categoria: Confcommercio, Confesercenti, AssoImpresa e la Silb, che riunisce titolari e gestori della cosiddetta “industria dello svago”. Per tutti il messaggio è stato uno: «qui ognuno deve fare la propria parte».

Pistole che saltano fuori nelle notti di movida, violenze gratuite, adesso anche una vittima. Cosa sta succedendo? «Viviamo un periodo di profondo disagio sociale, su cui probabilmente ha influito anche la pandemia, con la necessaria limitazione dei contatti dovuta al lockdown. Soprattutto sui giovani la cosa ha pesato. Ma quello che è successo nella notte fra mercoledì e giovedì è gravissimo e conferma che c’è un problema che dobbiamo risolvere». C’è già una strategia? «Sull’ultimo episodio si sta lavorando per chiarire contesto e matrice, e sono fiducioso in una soluzione a breve. In generale, è una conferma della necessità di proseguire sulla strada di forti controlli e servizi ad alto impatto, necessari per perseguire reati, come per prevenirli, soprattutto in luoghi che dovrebbero essere deputati allo svago»

A quali misure sta pensando? «Di certo il Daspo urbano per chiunque non rispetti le regole. Con le associazioni di categoria e soprattutto con i rappresentanti dei titolari di discoteche e locali abbiamo definito un piano di intervento che prevede l’applicazione degli accordi firmati al ministero dell’Interno, con la stipula di protocolli in termini di accesso ai locali, collaborazione con le forze dell’ordine, prevenzione. In più si è discusso di un maggiore coinvolgimento in sistemi avanzati di videosorveglianza».