Palermo, chiuso il caso Di Piazza. Servono capitali freschi, gruppi disposti ad investire sul Palermo in C? Nessuna traccia
L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sul caso Di Piazza.
Al contrario, un acquirente interessato alle quote di maggioranza della società calcistica o il Credito Sportivo che stava studiando la pratica per finanziare il centro di Torretta, hanno ora un quadro maggiormente chiaro per mandare avanti procedure fin qui frenate dai dubbi sulla proprietà. Chiusa, o meglio definita la querelle con Di Piazza, si attende adesso un’accelerata alle trattative.
Entro giugno qualcosa dovrà accadere perché il ciclo triennale stabilito dal bando che fece nascere il nuovo Palermo va a scadenza e le condizioni non sono più le stesse, sia sul piano economico, dato che uno dei finanziatori, Di Piazza, è uscito dalla società e non è stato sostituito, sia su quello dei progetti: la squadra fa fatica ad emergere, il rafforzamento infrastrutturale, in particolare la realizzazione del centro sportivo su cui si puntava moltissimo, non è ancora decollato anche per gli eterni lacci burocratici che rallentano iniziative del genere. Mirri sa bene di dovere far affluire capitali freschi per affrontare le nuove e più ambiziose sfide che si attende la città, appare stanco ma non rassegnato, però non ci sono segnali concreti di trattative realmente avanzate con gruppi disposti ad investire sul Palermo in C.