Palermo, chiuso il caso Di Piazza. Le ultime
L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sul caso Di Piazza-Mirri che potrebbe essere giunto al capolinea.
Mesi decisivi quelli che aspettano il Palermo, sul doppio fronte tecnico e (soprattutto) societario. Sperare nell’accesso in B che risolverebbe tanti problemi è sempre più complicato: una squadra che punta in alto ma perde 7 volte in trasferta e lo fa persino quando gioca la sua miglior partita esterna stagionale (sabato a Francavilla), ha evidentemente dei limiti strutturali e di personalità che difficilmente si risolvono d’incanto. Bisogna lottare per strappare il posto migliore nei play off ed è consolante almeno la spinta emotiva che Silvio Baldini continua a dare. Ma per credere nella rimonta servono fatti concreti ed un cambio di passo fuori casa, dove il Palermo dovrà giocare due scontri diretti decisivi, ad Avellino e Monopoli.
Svolta. Intanto, la decisione sul “quantum” (2,35 mln di euro) da liquidare per il recesso a Tony Di Piazza, l’ex socio andato via in polemica con la gestione attuale, paradossalmente può fornire un momento di svolta per il prossimo futuro del club. La stagione proseguirà normalmente (il budget è già stanziato, fino a giugno nessun tipo di problema) ma la sentenza incide eccome su prospettive che erano bloccate essenzialmente da questa incertezza. Adesso si sa esattamente quanto dovrà essere versato a Di Piazza (che inizialmente chiedeva 11,9 mln), non ci sarà un terzo grado, la diatriba si sposterà sul “come” pagare la somma che riguarda Hera Hora, la controllante del Palermo di cui Mirri è consigliere: si attende l’istanza in merito dell’immobiliarista italo americano.