L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sui rigori che finora hanno deciso gli scontri diretti del Palermo.
Undici metri fatali, nel bene e nel male. Undici metri di rimpianti e di rabbia, perché gli scontri diretti per il Palermo, finora, sono stati decisi sulla strada che dal dischetto d’area di rigore va dritto in porta.
Dal Catanzaro all’Avellino, i rigori hanno determinato il risultato, quello fallito da Brunori che ha spedito la palla sul palo contro i calabresi, quello di Tito gentilmente concesso dal direttore di gara per un fallo inesistente su Plescia con gli irpini. Due potenziali successi trasformati in pareggi per questione di centimetri.