Palermo, carattere fragile e scelte da rivedere: l’analisi di Butera

Nonostante il clamoroso errore arbitrale a Bari – con il gol regolare di Pohjanpalo annullato da Bonacina e Pairetto – il Palermo non può aggrapparsi agli alibi. Lo sottolinea Luigi Butera sul Giornale di Sicilia, ribadendo come il problema principale della squadra sia caratteriale: anche dopo vittorie pesanti come quella contro il Sassuolo, i rosanero non sono riusciti a dare continuità ai risultati.
Secondo Butera, la fragilità mentale del gruppo è evidente: «Una squadra che prende sempre gol nel finale e che non riesce a sfruttare la spinta di successi importanti ha difetti caratteriali seri, a cui purtroppo non si è mai rimediato». Neanche gli innesti esperti del mercato di gennaio, aggiunge, sono riusciti a colmare questa lacuna.
Un’ulteriore riflessione riguarda la gestione tecnica di Alessio Dionisi: se da un lato il tecnico ha avuto sfortuna con l’assenza forzata di elementi chiave come Segre e Ceccaroni, dall’altro continua a mostrare un certo integralismo tattico. «Dall’integralismo iniziale del 4-3-3, con la clamorosa esclusione di Brunori, Dionisi è passato a quello attuale del 3-4-2-1», osserva Butera. Una rigidità che a Bari, in particolare, ha inciso negativamente, con un adattamento improvvisato che ha finito per penalizzare l’intera squadra.
Il Giornale di Sicilia conclude evidenziando come, in vista dello sprint finale per i playoff, il Palermo dovrà correggere anche i più piccoli dettagli, per non rischiare di sprecare l’occasione, soprattutto con un Pohjanpalo in stato di grazia.