Palermo, cantante neomelodica uccisa. Il padre “Era rimasta in quella casa per i figli”
Il padre di Piera Napoli, la donna uccisa a coltellate stamattina a Palermo, dopo aver appreso la notizia, si è precipitato a casa della figlia. Ai giornalisti presenti ha riferito che il rapporto tra marito e moglie era incrinato: “Mia figlia restava ancora in quella casa per i bambini”. Stando a quanto riferito da “Live Sicilia”, la notizia dell’uccisione della giovane mamma e cantante ha provocato tante reazioni nel mondo dei neomelodici.
“Era una ragazza semplice e solare. Una persona veramente per bene – scrive su Facebook Piero Sala, discografico e proprietario della Air Music, lo studio di registrazione audio dove Piera Napoli ha lavorato negli ultimi 5 anni -. Sono distrutto. In genere cantava canzoni d’amore neomelodiche di cui curavo gli arrangiamenti. Lei portava i testi e io mettevo la musica. Brani che possiamo definire puliti, senza esaltazione della malavita. Si distingueva da tante persone legate a questo mondo. Non mi sarei mai aspettato da suo marito un gesto del genere”.
La donna, trovata morta nella sua abitazione, era molto conosciuta nel quartiere Cruillas. Una vicina racconta di una coppia felice che si amava. “Non ho sentito nulla oggi – dice -, stavano qui da otto anni. La notizia mi ha sconvolta. Erano innamorati”. Ma altri invece affermano che la coppia litigava e le grida delle liti si sentivano spesso negli ultimi tempi. Il marito è stato interrogato dai carabinieri.