Palermo: calano gli omicidi e i borseggi, ma il Coronavirus fa crescere la violenza
Secondo quanto riporta “Repubblica”, due mesi di isolamento per Coronavirus e Palermo ha cambiato volto sotto il profilo dei reati. C’è stato un crollo dei borseggi di oltre il 70 per cento, per esempio. Un dato significativo in una città dove le volanti delle forze dell’ordine sono giornalmente chiamate per uno scippo da qualche parte in provincia. Le sirene si sono, invece, spente durante i due mesi della Fase 1. Ma, purtroppo, è cresciuta la percentuale delle violenze sessuali (reato che racchiude dai maltrattamenti all’abuso): il 60 per cento in più rispetto a inizio anno. Di certo la convivenza forzata in casa ha giocato un ruolo principale. Le denunce sono passate da 5 a 8.
Nel mondo che gira attorno alle estorsioni, è stato registrato un meno 50 per cento delle denunce rispetto ai primi due mesi del 2020 e un meno 46 per cento dei danneggiamenti. Gli omicidi sono diminuiti del 50 per cento dopo la chiusura e dell’80 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. I dati sono stati forniti dalla questura di Palermo e offrono una fotografia della provincia sulla base degli interventi di tutte le forze dell’ordine. I dati di marzo e aprile sono stati messi a confronto con gli stessi mesi del 2019 e con i mesi in cui la città viveva ancora una condizione di normalità: gennaio e febbraio 2020.
“Certo con la gente in casa i ladri non avevano a chi rubare – dice il questore di Palermo, Renato Cortese – ma c’è già una ricrescita dei dati in questa prima settimana di riapertura soprattutto per quanto riguarda i tentativi di furto e le aggressioni a scopo di rapina in strada. La gente è fuori anche nelle ore serali per una passeggiata. Comunque la ripresa è in sicurezza: il controllo del territorio è solido”.
A diminuire sono state infatti proprio le rapine, anche nei negozi, durante il lockdown: del 60 per cento nei due periodi di riferimento. Ma sono aumentate quelle in banca rispetto ai primi due mesi del 2020: sono passate da 0 a 2. Perché per i malviventi la vita è diventata presto dura ma i più spavaldi, nonostante le strade vuote, hanno assaltato le banche che sono sempre rimaste aperte.
Ad aumentare sono stati anche i reati informatici, che si possono commettere comodamente seduti su una poltrona di casa con davanti un computer: il 18 per cento in più rispetto al 2019. Ma la percentuale scende del 70 per cento se confrontata con i casi di gennaio e febbraio.
Strade vuote e maggiore presenza delle pattuglie in strada hanno scoraggiato anche i pusher: lo spaccio è diminuito del 34 per cento. Si attesta al 74 per cento il crollo dei furti su auto. In calo anche i furti in abitazione: del 42 per cento rispetto a gennaio e a febbraio scorsi e del 56 per cento nel confronto con lo stesso periodo dell’anno scorso. Anche la violenza è andata in vacanza per un po’: le lesioni personali sono scese del 52 per cento.