Un tabù che pesa come un macigno accompagna il Palermo per tutta la stagione: i rosanero non sono mai riusciti a conquistare tre vittorie consecutive. Come ricorda Paolo Vannini sul Corriere dello Sport, il doppio successo interno contro Modena e Juve Stabia fu seguito dallo scivolone di Reggio Emilia, così come dopo i successi con Cosenza e Brescia arrivò il pareggio con la Sampdoria.

Questa sera, nel delicato anticipo del “San Nicola”, la formazione di Dionisi tenterà di sfatare questa maledizione. Reduci dalle vittorie con Salernitana e Sassuolo, i rosanero inseguono il filotto da nove punti, anche se – come sottolineato da Vannini – l’impresa non sarà affatto semplice: di fronte ci sarà il Bari, diretto concorrente per i playoff, spinto dal pubblico e ancora imbattuto in casa nel 2024.

Alla vigilia, Dionisi ha mantenuto un profilo cauto: «Dobbiamo essere ambiziosi e puntare al massimo – ha detto –, ma la continuità di prestazione è la cosa più importante. Il Bari va rispettato: da gennaio non ha mai perso in casa e ha subito meno gol di noi». A preoccupare il tecnico, più che gli aspetti tattici, sono le emergenze di formazione: con Ceccaroni e Nikolaou indisponibili e Diakité non al meglio, l’assetto difensivo sarà rimaneggiato. Probabile l’arretramento di Magnani sulla sinistra, con Blin adattato al centro della retroguardia.

In mediana rientrano Ranocchia e Verre, mentre in avanti saranno Brunori e Pohjanpalo, sempre più coppia d’oro, a guidare l’attacco. Da evidenziare un dato curioso ma significativo, come riporta ancora il Corriere dello Sport: gli ultimi sette gol subiti dal Palermo sono arrivati tutti negli ultimi venti minuti di gara. Segnale di una gestione finale da migliorare.