L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma su Matteo Brunori a caccia della storia.
A due passi dalla B, il Palermo. A due passi da Toni, invece, Brunori. Due strade che si incrociano, quelle della promozione e della storia, per il bomber che ha trovato pure la prima rete casalinga di questi play-off. Gli mancava il gol nel «pienone», perché tutte le volte che al «Barbera» si sono presentate più di 10 mila persone, è rimasto stranamente a secco. Anche per questo, meritava più di ogni altro la gioia di segnare al cospetto di 35mila spettatori di fede rosanero:
«C’è un clima fantastico – ha ammesso Brunori a Eleven Sports – la nostra gente è carica e trasmette energia, questo si percepisce. C’è molta gioia. Non ci sentiamo quando parliamo in campo, è una sensazione bellissima e questo ci spinge forte». La sensazione di chi capisce di essere a pochi minuti dalla storia. Per la precisione, 180 minuti, quelli della doppia sfida di finale col Padova: «È sicuramente una squadra che rispettiamo, ma conosciamo benissimo il nostro valore. Bisognerà preparare bene la partita, come abbiamo sempre fatto, per andare a giocarcela». Anche perché, come ha detto Baldini, le finali non si giocano. Le finali, si vincono.
«Abbiamo fatto un percorso importante – prosegue il bomber – insieme all’allenatore. Siamo arrivati al punto più importante, quello che sognavamo e che sogna tutta la città. Ci facciamo trovare pronti e non vediamo l’ora di giocare». Per il tecnico, poi, spende parole al miele: «È una persona vera, ti dice le cose come stanno anche se con dei modi che a volte sembrano crudi. Però ti arriva al cuore, ti fa capire le cose in maniera reale e ti mette davanti alle sue idee. Al di fuori del calcio, ci andrei sicuramente a cena con una persona come lui».
È dentro il campo di gioco, però, che l’alchimia sta funzionando come meglio non potrebbe. Brunori è il secondo miglior marcatore in stagione singola nella storia del Palermo, con le sue 28 reti, alla pari con Radice nella stagione 1931/32 in Serie B. Gli mancano due reti per raggiungere le 30 di Toni, sempre in Serie B, nel 2003/04. Piccola particolarità: entrambi i cannonieri del passato hanno chiuso la stagione con una promozione. L’obiettivo che Brunori ha fisso in mente: «Il primo obiettivo resta quello che tutti noi conosciamo, per adesso non sto guardando Toni. Però, ecco, fa piacere. È stato un attaccante importante».