L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma su Matteo Brunori, il primo rosanero della storia ad essere capocannoniere in serie C.
Un capocannoniere in Serie C, il Palermo, non l’ha mai avuto. Ne ha avuto uno in C-2 (Casale, con 13 reti) e ben cinque in Serie B, ma nel terzo gradino del calcio italiano no. A tre giornate dalla fine del campionato, i rosanero possono godersi Brunori, primo tra tutti gli attaccanti della Lega Pro. Tra i professionisti, in Italia, non c’è nessuno che segni come lui. Un rendimento che, se dovesse valergli la palma di capocannoniere per questa stagione, lo metterebbe al fianco degli altri storici bomber di viale del Fante.
Radice, nel campionato di Serie B 1931/32, fu il primo a laurearsi capocannoniere con indosso la maglia del Palermo, mettendo a segno 28 reti. Si fermò a 23 Aurelio Pavesi De Marco, miglior marcatore della Serie B 1947/48, poi bisognò attendere un altro decennio per trovare un rosanero in cima alla classifica dei bomber della cadetteria. Un figlio d’italiani in Sudamerica, proprio come Brunori: Ghito Vernazza, nel 1958/59, trascinò il Palermo in A con 19 marcature. Le stesse di Gianni De Rosa nel 1982, giunto a campionato in corso, che però non bastarono per ottenere la promozione in massima serie. Quella sarebbe arrivata solo nel 2004, con i 30 gol di Luca Toni, l’ultimo dei capocannonieri a tinte rosanero.