Palermo. Brunori all’inseguimento di se stesso e della storia
L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma su Matteo Brunori all’inseguimento della storia.
Brunori insegue sé stesso… e non solo. Il capocannoniere della Serie C non intende fermarsi, dopo aver trascinato il Palermo a suon di gol fino all’accesso diretto nella fase nazionale dei play-off. Il numero 9 rosanero arriva all’appuntamento di Trieste con una striscia (ancora aperta) di sei partite consecutive con almeno un gol messo a segno. Non è record, perché quello lo ha messo a segno proprio lui, interrompendo una marcia inarrestabile sette partite fa. Gli basta timbrare il cartellino nel doppio confronto con la Triestina per raggiungere il primato di otto gare di fila col proprio nome nel tabellino dei marcatori, primato stabilito in occasione di Avellino-Palermo lo scorso 13 marzo.
Dopo quelle otto partite, rimase a secco con la Fidelis Andria, per poi riprendere il cammino. Ai play-off di Serie C, l’italo-brasiliano ha una media da bomber di razza, cosa che oltretutto ha mostrato di essere già in campionato. Quattro reti in sette presenze, tutte messe a segno nelle sfide disputate con la maglia dell’Arezzo (in cinque partite), mentre nelle due gare giocate con la Juventus U23 non ha realizzato alcun gol. Ora, col Palermo, vuole mantenere i numeri visti nel corso di tutto il 2022, quelli che lo hanno reso il miglior marcatore dei campionati professionistici italiani in questo anno solare. Baldini si aggrappa ai suoi gol per coltivare il sogno – o meglio, l’obiettivo – della promozione in Serie B, consapevole che dai suoi piede passa il futuro dei rosanero. Che abbia segnato in 14 delle ultime 15 partite, d’altronde, non fa altro che dimostrare il suo peso nello scacchiere tattico.
Segnare al «Rocco» e ripetersi al «Barbera» permetterebbe a Brunori di replicare quanto già fatto nei mesi scorsi, ovvero far gol per otto partite di fila, record assoluto nella storia del club di viale del Fante (superando le sette partite di Sukru in Serie A nella stagione 1950/51). Oltre a poter raggiungere i propri primati, però, il bomber rosanero va a caccia di altri momenti di gloria. È a cinque marcature dalle 30 di Toni nella stagione 2003/04, quella culminata con la promozione in Serie A al termine di un campionato durato 46 giornate. Inoltre, in queste sfide, può continuare a scalare la classifica dei migliori marcatori di sempre mai transitati da Palermo, che al momento lo vede ventesimo in compagnia di gente come Ilicic, Brienza, Ferrari e Pellizzaro. Un gol gli basterebbe per balzare al 18° posto con Icardi e Magistrelli, entrambi a quota 26 gol. Poi, più avanti, potrebbe arrivare al fianco di nomi che hanno davvero scritto pagine indelebili del romanzo rosanero: Vycpalek di gol ne ha segnati 28, il compianto De Rosa si è fermato a 29 e nel «club» dei 30 fioccano nomi del calibro di Chimenti (32), Ruffino (33), Pavesi De Marco (35) e Abel Hernandez (36). Ma questi, oggettivamente, sono parecchio difficili anche solo da avvicinare. Sempre che Brunori non mantenga la straordinaria media di questo 2022, che lo vede segnare un gol ogni 75 minuti dall’inizio dell’anno. A quel punto, una cavalcata del Palermo fino alla finale dei play-off, potrebbe spalancargli nuovi record. E chissà, anche una prospettiva di permanenza in Sicilia, dato che il suo cartellino è di proprietà della Juventus.