L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulla gara di oggi tra Palermo e Brescia.
Quattro giorni per scoprire che non c’eravamo illusi, che non avevamo sognato. Per non svegliarci come dopo un incubo sgomenti e sudati a metà classifica, con una squadra demoralizzata e senza gioco. Stasera il recupero contro il Brescia, domenica ancora al Barbera contro il Cittadella: sei punti per rialzare la testa e ripartire verso il traguardo agognato. Forse è improprio chiamare questo doppio confronto bivio, ma sarà inevitabile domenica sera, alla vigilia dell’ultima pausa prima del giro di boa, tracciare un primo vero bilancio. Servono due vittorie interne contro due squadre alla portata del Palermo per non cominciare a pensare che sia tutto da rifare: il mercato e il modulo tattico adottato fino ad ora.
Questo 4-3-3 che ancora ieri Corini ha sostenuto in conferenza ma che non trova consensi in campo, principalmente per lo scollamento dei due attaccanti esterni col resto della squadra. Corini stasera cercherà contro il Brescia quei punti che mancarono a maggio perconquistare un posto nei play-off. E che riporterebbero i rosa alterzo posto. Una gara non decisiva come la precedente, in cui i sentimenti potranno lasciare il posto esclusivamente alle necessità della classifica. Per certi versi oggi sarà emotivamente tutto più facile per l’allenatore rosanero, nato in provincia di Brescia. Una gara in cui i rosa, anzitutto, dovranno trovare il giusto atteggiamento mentale davanti al proprio pubblico, in credito di punti e di gioco.
Misero il bilancio al Barbera, appena sette punti in cinque gare, ed è davvero difficile spiegarne i motivi. Quelli tattici sono evidenti, ma c’è anche dell’altro, perché molti rosa devono ancora capire come gestire le proprie energie sotto la spinta dei fans. In queste ultime due gare contro Spezia e Lecco è mancata attenzione, lucidità per voglia di strafare e forse anche un po’ di umiltà. Speriamo che il Palermo abbia fatto tesoro dell’esperienza.