L’indagine del nucleo di polizia economico finanziaria di Palermo coordinata dalla procura di Palermo ha portato in carcere il palermitano Salvatore Rubino e il boss di “Palermo centro” Francesco Paolo Maniscalco. A riportarlo è “Repubblica.it”. La mafia palermitana ha comprato dallo Stato tre concessioni per il gioco e per le scommesse. “Il gruppo imprenditoriale Rubino ha avuto la forza economica di fare investimenti anche nel periodo della crisi epidemiologica – spiega il generale Antonio Quintavalle Cecere, il comandante provinciale della Guardia di finanza di Palermo – gli imprenditori hanno acquistato un altro centro scommesse grazie alla disponibilità di capitali di origine mafiosa”. In manette anche gli imprenditori Vincenzo Fiore e Christian Tortora e il boss del clan di Pagliarelli Salvatore Sorrentino. Ai domiciliari Giuseppe Rubino, Antonino Maniscalco, Girolamo Di Marzo. Sequestro per cinque società che hanno gestito le concessioni: “Bet for Bet srl” di Palermo, “Tierre Games srl” di Roma, “Gierre games srl”, “Gaming managment group srl” e “Lasa giochi srl”.