Palermo-Bari, Il barese Ventola: «Quel mio gol in Sicilia così partì la cavalcata verso la A»
L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sulla gara tra Palermo e Bari di oggi attraverso le parole di Nicola Ventola.
L’ultima volta che il Bari vinse a Palermo, ventiquattro anni fa, decise Nicola Ventola. «E’ stato uno dei gol più importanti della mia carriera» , ricorda oggi l’ex golden boy biancorosso. «Eravamo sull’1-1, un risultato che serviva poco sia a noi che eravamo in corsa per la serie A, sia a loro che lottavano per non retrocedere. In una ripartenza, Giorgetti ribaltò il fronte del gioco e mi servì un assist al bacio: a me bastò lanciarmi in tuffo per colpire la palla di testa. Con quel gol, iniziò il nostro conto alla rovescia verso la A».
La prima grande gioia della sua carriera.
«Quella promozione arrivò al termine di una stagione strana. Nel girone di andata giocavo poco, la squadra era contestata dai tifosi, che avevano preso di mira Fascetti. Dopo un derby vinto con il Lecce, cambiò tutto.
Iniziammo a vincere una partita dopo l’altra e centrammo l’obiettivo.
Il mio gol a Palermo è stato la scintilla che ha fatto esplodere il Bari».
Se il Bari oggi tornasse a vincere su quel campo, la storia potrebbe ripetersi.
«La classifica sorride ai biancorossi. Otto punti di vantaggio sulle seconde non sono pochi, e un eventuale allungo sul Palermo somiglierebbe ad una ipoteca per la B. Ma numeri a parte, questo Bari mi piace perché è solido e costante. Ha avuto un paio di battute d’arresto, ma per il resto del campionato è stato quasi impeccabile».
L’ha mai visto all’opera?
«Ho seguito alcune partite in televisione, ma mercoledì conto di essere al San Nicola per assistere dal vivo a Bari-Potenza. Sarò a casa per le vacanze di Natale e voglio cogliere l’occasione per tornare allo stadio».
Saluterà Mignani, suo ex compagno di squadra ai tempi del Siena.
«Che ragazzo meraviglioso. Era il capitano di quella squadra. Io ero più giovane di lui, ogni tanto facevo casino. Lui custodisce senza dubbio il ricordo di alcuni aneddoti che mi riguardano. Michele era un calciatore esemplare, mai una parola fuori luogo, sempre disponibile con chiunque. Ho un bellissimo ricordo di lui, sarebbe speciale se fosse lui a riportare il Bari nel calcio che conta».