L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sul caso di uno skipper disperso in mare.
Il mare per ora ha solo restituito tavole e parabordi bruciati della Malandrina, la barca a vela con la quale Andrea Taormina, skipper cinquantenne di Capaci, martedì sera aveva mollato gli ormeggi da San Vito lo Capo per raggiungere Balestrate.
Un porto nel quale non è mai approdato. Le parti del natante sono stati avvistate e recuperate ieri al largo del Golfo di Castellamare, dove l’imbarcazione potrebbe avere fatto naufragio a causa di un incendio. Le speranze di trovare in vita Taormina non sono tramontate e ieri sono proseguite le ricerche in mare da parte della guardia costiera, che ha utilizzato motovedette e mezzi aerei.
Uno sforzo nella speranza di trovare in vita lo skipper. «Mio fratello Andrea è partito martedì alle 19.30 da San Vito lo Capo diretto a Balestrate – racconta Riccardo Taormina, che a Capaci gestisce una tabaccheria, durante un intervento alla trasmissione di Raitre Chi l’ha visto? -. Ad aspettarlo in banchina attorno alle 23.30 la sua compagna Dalila, quando non lo ha visto arrivare ha chiamato subito i soccorsi anche perché il telefonino era spento da mezzanotte e mezza. Mio fratello è un esperto marinaio, ha un patentino da skipper – aggiunge Riccardo -. Noi ringraziamo le forze dell’ordine, la guardia costiera e i carabinieri che si stanno prodigando nelle ricerche ma chiediamo aiuto a tutti. Una barca a vela non può sparire nel nulla in un tratto di mare così breve».