Palermo, Baldini sfida il maestro Zeman: «Gara che vale per l’autostima»
L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sulla gara in programma oggi tra Foggia e Palermo attraverso le parole di Baldini.
La ricerca del blitz esterno passa da un ritorno al passato. Il Palermo a Foggia, oggi, potrebbe indossare di nuovo un vestito dismesso alla vigilia di Natale con l’esonero di Filippi. Baldini sta meditando la conversione del suo 4-2-3-1 in un 3-4-2-1. Sarebbe un passaggio non da poco che rimetterebbe in discussione diversi aspetti.
I motivi che stanno spingendo il tecnico a ripescare un sistema andato in soffitta con il cambio in panchina possono essere diversi: innanzitutto l’atteggiamento sicuro della squadra con il passaggio della difesa a tre una volta andata in inferiorità con la Juve Stabia. Una lettura che non solo non ha prodotto sbandamenti in retrovia, ma ha fruttato anche il momentaneo 3-0. In secondo luogo potrebbe contare il fatto che all’andata il Palermo ha strapazzato il Foggia utilizzando proprio questo modulo. Se fosse così Baldini per centrare una vittoria in trasferta che manca da novembre e rilanciarsi in ottica secondo posto si affiderebbe all’usato sicuro del suo predecessore.
Il tecnico non ne fa mistero. «Sicuramente c’è la possibilità, perché i ragazzi hanno saputo interpretare la gara in due modi, una quando eravamo in undici, l’altra quando ci siamo ritrovati in inferiorità. Quando c’era Giron giocava in posizione avanzata e questo ci ha consentito di non dare punti di riferimento agli avversari, in dieci dovevamo dare più densità per recuperare palla, i ragazzi sono stati eccezionali»