Palermo, Baldini non fa esperimenti. L’ultimo assalto tocca ai fedelissimi

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulle scelte di Baldini contro il Padova in finale.

Squadra che vince, non si cambia. Non nei play-off e non alla vigilia di una finale da dentro o fuori, con in palio la promozione in Serie B. Finora Baldini ha apportato modifiche solo se necessario (tra infortuni e squalifiche) in questo mini-torneo in cui giocarsi l’ultimo posto utile tra i cadetti. Farà lo stesso anche domani, con un solo vero ballottaggio ormai prossimo ad essere risolto. Tolta la squalifica di Damiani, infatti, il tecnico non sembra nemmeno essere intenzionato a mettere in discussione l’undici solito, quello che lo ha condotto a novanta minuti dall’obiettivo per cui lotta dallo scorso 24 dicembre, da quando ha rimesso piede in Sicilia con la voglia di centrare una promozione allora difficilmente ipotizzabile.

Dall’utopia si è passati alla possibilità, fino a trovarsi oggi a tu per tu col traguardo finale. Per tagliarlo, Baldini non appare aperto a esperimenti dell’ultima ora. Nessun dubbio o quasi. Con Massolo tra i pali, titolare indiscusso di questi play-off, la linea a quattro su cui sta continuando a lavorare il tecnico rosanero è praticamente la stessa vista all’«Euganeo». Buttaro a destra, complice un recupero di Accardi che si sta protraendo; Marconi e Lancini pressoché intoccabili al centro, tanto più dopo l’ottima prestazione messa in mostra a Padova; Giron sulla fascia sinistra, favorito ancora su Crivello sebbene questa sfida di ritorno potrebbe richiedere un terzino più adatto a difendere che a spingere.  Ma il lavoro svolto dal francese nel match d’andata è stato tale da metterlo in posizione di vantaggio sul compagno di reparto, anche per questa partita.

Il ballottaggio tra Dall’Oglio e Odjer per prendere il posto di Damiani vede sempre il milazzese avanti nei «sondaggi», come d’altronde mostrato dallo stesso Baldini quando è giunta l’ora di richiamare il regista in panchina a Padova. Ha fatto entrare proprio Dall’Oglio al suo posto, per cercare di non perdere troppa qualità lì in mezzo. Una cerniera di centrocampo composta da Odjer e De Rose, quest’ultimo certo del posto negli undici di partenza, garantirebbe maggiore copertura, ma meno circolazione del pallone. E se nella testa di Baldini si parte dallo 0-1, non avrebbe granché senso pensare ad una scelta conservativa sin dal primo minuto. Il ghanese, semmai, rientrerebbe tra quei giocatori a cui il tecnico intende affidarsi per chiudere la partita, a gara in corso, magari con un risultato da mettere in ghiaccio. Praticamente quel che fa con Soleri in attacco, destinato anche stavolta a partire dalla panchina, con la sicurezza di trovare comunque un posto in campo una volta terminato l’intervallo. Scelta tecnica, ma anche un piano tattico ormai ben delineato: il numero 27 ha le caratteristiche ideali per pungere nelle fasi di stanca del match, con le squadre lunghe e le difese costrette a tirare il fiato. Il suo utilizzo sistematico nel corso della ripresa è stato fondamentale nella cavalcata del Palermo e lo sarà anche domani, qualunque sia il risultato al momento del suo in campo.

 

 

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Redazione Ilovepalermocalcio