Palermo. Autostima, passione, coraggio. Il pallone e la filosofia di Baldini «Nella vita nulla è impossibile» “

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulla lunga intervista rilasciata ieri da Baldini ai microfoni di Tgs.

Autostima, passione e coraggio. Tre punti di partenza per cercare di compiere un’impresa storica, una rimonta che oggi è nella testa di Silvio Baldini, per quanto lui stesso cerchi di mantenere i piedi per terra. A Palermo, però, è impossibile volare basso. Specie se ti si presenta l’occasione di tornare su quella panchina dopo 18 anni:

«Nella vita nulla è impossibile – ha ammesso il tecnico, ospite ieri a Tgs Studio Stadio – ci sono persone che si fermano prima dinanzi alle difficoltà. Non alleno il Palermo da 18 anni, ma scendo ogni anno e da novembre a gennaio sono sempre stato qui. Sento la mia cultura vicina a questa gente, sono convinto di poter fare qualcosa di importante».

Certo, vanno anche valutate le condizioni in cui Baldini vuole compiere quest’impresa: la capolista Bari dista undici lunghezze e il Palermo, per ora, non sta facendo granché per rinforzare l’organico. Ma di mercato, il tecnico, non intende parlarne: «La frase “mi manca” è da perdente. Sarebbe troppo facile venire qui e dire che voglio cinque giocatori. Il destino si è ricordato di me per quel che sono come persona. Il Palermo non ha debiti e fino al 30 giugno non manca un euro per fare il campionato, andrò avanti con quello che ho. Non vengo a dettare i programmi alla mia società. Poi a gennaio ci sono maggiori occasioni per far intrallazzi tra procuratori e operatori».

L’unico volto nuovo, per ora, è quello di Felici: «Conosce la città, i compagni, è voluto venire a tutti i costi, a gennaio bisogna prendere giocatori con queste caratteristiche. Il ragazzo ha dimostrato poi di aver recuperato dagli infortuni».