L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma su Lund e Aurelio e le loro prestazioni sulla corsia mancina.
Aurelio e Lund: il Palermo ha messo al sicuro la sua fascia sinistra. Se per il primo c’erano pochi dubbi sul suo affidamento, visto che nella scorsa stagione aveva mostrato già le sue abilità, le sue qualità e i suoi margini di crescita, per il secondo non vale la stessa cosa. Il giovane americano-danese è arrivato in Sicilia nella parte finale della sessione estiva del calciomercato dall’Hacken, formazione danese con la quale si era messo in mostra nelle ultime due stagioni, dopo essere cresciuto nel Midtjylland e aver avuto una breve esperienza all’Esbjerg. Una sorta di oggetto misterioso, tutto da scoprire. Ma non c’è voluto molto per capire che si sarebbe giocato il posto con Aurelio e non avrebbe avuto un ruolo di semplice riserva.
Un segnale chiaro è arrivato anche dallo stesso club rosanero, che per averlo ha sborsato oltre 2 milioni di euro e gli ha fatto siglare un contratto di quattro anni, fino al 30 giugno 2027. Grande atletismo e rapidità consentono a Lund di essere utile sia in fase difensiva, dove riesce a offrire una buona copertura, e grande spinta in fase offensiva, zona nella quale ha anche la possibilità di rendersi pericoloso con i suoi cross. Per lui subito l’esordio da titolare – erano passati solo otto giorni dal suo arrivo in Sicilia – nel match esterno vinto dai rosanero sul campo della Reggiana, poi è subentrato nelle gare contro Feralpisalò, Ascoli e Cosenza.
In mezzo la convocazione con la nazionale maggiore statunitense, con la quale ha esordito durante l’ultima sosta in amichevole contro l’Uzbekistan per poi ripetersi con l’Oman. Infine, la solida prestazione offerta con il Venezia. Proprio contro i lagunari da una sua giocata è arrivato il rigore trasformato da Brunori. Il classe 2002, infatti, servito proprio dal capitano rosanero si è incuneato tra gli avversari e dopo una sterzata è stato mandato giù.