L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sul pari di ieri tra Palermo e Bari.
Il Bari tiene lontano le inseguitrici e al giro di boa lancia un messaggio forte che ribadisce la sua qualità e la sua caratura. Perché non è stato facile uscire indenni dal Barbera giocando per 50’ con un uomo in meno. L’espulsione di Terranova in chiusura di primo tempo (fallo di mano da ultimo uomo in un contrasto con Soleri) avrebbe potuto far girare il match in una direzione che gli uomini di Mignani non hanno fatto prendere, coprendosi, ma non rinunciando al gioco.
La grande pecca del Palermo è non avere sfruttato l’episodio a favore, anche se è arrivato al big match senza esterni di ruolo e con cinque assenze pesanti, tra squalifiche e infortuni. Valente, Almici e Luperini, su tutti, sono giocatori che non si regalano facilmente nell’economia di una partita. Filippi ha dovuto ridisegnare il copione con elementi fuori ruolo e ha giocato fin dall’inizio la carta Silipo, senza trovare, però, luce sulla trequarti. Mignani si è presentato con la formazione tipo e l’equazione finale dice che il Palermo, scivolato al quarto posto, dovrà intervenire sul mercato per provare a insidiare la capolista.