Palermo-Ascoli, Bucchi: «Affronteremo una squadra frizzante in uno stadio bellissimo»

Il tecnico dell’Ascoli, Bucchi, ha parlato in conferenza stampa per parlare in merito alla tra di sabato contro il Palermo al “Renzo Barbera”:

«Sarà sicuramente una bellissima serata, si affrontano due squadre forti, in uno stadio bellissimo e con un gran pubblico, c’è tanta storia in questa partita e poi ci saranno due squadre che cercheranno in tutti i modi di vincere. Tosti noi e tosti loro, giocheremo a viso aperto come gli avversari, non ci saranno speculazioni, credo sarà un bello spettacolo, giocheremo con la voglia di portare a casa punti importanti – ha dichiarato Bucchi -. Il Palermo è una squadra frizzante, molto veloce, dinamica, specie in avvio di stagione. Al di là degli avversari, credo che sia un campionato di grandissimo equilibrio, lo hanno dimostrato le prime partite e non parlo dei risultati, che a volte sono frutto di episodi fortuiti. Negli anni passati c’erano tre o quattro squadre, che quando le affrontavi avevi già la consapevolezza che a fine stagione avrebbero occupato le ultime posizioni. Quest’anno non è così, basta davvero poco per perdere e scendere giù, bisogna essere perfetti per portare a casa punti e vincere le partite. Lo abbiamo visto, abbiamo giocato tre gare ufficiali e sono state tre partite complicatissime, sappiamo che questo campionato sarà così, quindi dovremo essere bravi a fare una grande prestazione, ad essere sempre in partita, cercando di capitalizzare gli episodi. Non so se gli avversari cambieranno modulo, ma, al di là del sistema di gioco, il Palermo ha caratteristiche ben precise, è una squadra molto dinamica e aggressiva, ha un ottimo palleggio, gioca molto in velocità e in verticale. Vogliamo fare una grande partita, convinti di avere anche noi ottime qualità, sarà una gara apertissima, fra due squadre che se la giocheranno e la migliore probabilmente vincerà. Abbiamo rivisto la partita e a volte il risultato inganna. Dopo la vittoria sulla Ternana, c’era grande entusiasmo, ma noi, da dentro, dobbiamo essere bravi a fare un’analisi lucida: la prima partita ci aveva visti arrembanti, ma, dal punto di vista tattico e di occupazione del campo, eravamo a volte troppo lunghi, abbiamo concesso delle ripartenze e non doveva accadere. Nella seconda partita siamo stati meno bravi tecnicamente nella gestione – tanto che le occasioni della Spal sono state frutto di nostri errori tecnici – ma dal punto di vista tattico siamo stati sempre corti, aggressivi, non abbiamo concesso nulla quando eravamo schierati e non abbiamo mai portato in area due attaccanti fortissimi come La Mantia e Moncini. Quindi con la Spal c’è stato uno step in avanti importante. Quanto agli errori tecnici, dico che abbiamo le qualità per non commetterli, su questo dobbiamo lavorare, ma sappiamo che dipende da noi. E’ normale che in un percorso di crescita ci sono l’occupazione del campo, lo star bene fisicamente, il tenere certi ritmi, il migliorare qualitativamente. Se commettiamo meno errori, concediamo meno agli avversari e, di conseguenza, ci sono più presupposti per creare più occasioni da gol. Con la Spal abbiamo creato occasioni, abbiamo concesso e magari potevamo essere puntiti su nostri errori, abbastanza grossolani, ma alla fine potevamo anche vincere, abbiamo avuto un paio di situazioni, quella di Dionisi su tutte, che avrebbe potuto cambiare il risultato, ma non certo la mia analisi».