Palermo, arriva un mese di fuoco tra scontri diretti e partite verità

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sul mese di fuoco che attende il Palermo al rientro dalla sosta.

Se il vero Palermo sia quello scintillante visto tra metà settembre e i primi di ottobre oppure quello arrancante visto tra metà ottobre e i primi di novembre sarà l’ultimo ciclo di partite del 2023 a dirlo: sei impegni in trenta giorni per chiudere il girone d’andata e capire da un lato se la squadra abbia definitivamente lasciato alle spalle il momento critico, dall’altro su quali reparti servirà intervenire con più urgenza nel mercato invernale. Sarà il match con la Ternana ad aprire il filotto di fine anno: classifica alla mano dovrebbe essere quello più favorevole ai rosa, ma le disfatte recenti suggeriscono di non guardare il numero di punti conquistati né lo stato di forma dell’avversario. Gli umbri hanno cambiato guida tecnica a inizio novembre, con Breda al posto di Lucarelli, e sono reduci da un beffardo pareggio con lo Spezia (altra squadra che di recente ha optato per un cambio in panchina); in casa hanno perso quattro partite su sette, comprese le ultime due, ma nell’ultimo precedente interno hanno impartito una sonora lezione al Palermo.

Quel 3-0 senza appello di tredici mesi fa non dovrebbe comunque preoccupare Corini, sia perché nel frattempo i valori in campo si sono ribaltati sia perché l’organico a sua disposizione mira dritto al salto di categoria, per quanto alcuni elementi non abbiano ancora per ormato come ci si aspettava Battendo la Ternana i rosa potranno arrivare in fiducia agli impegni successivi, tutti contro squadre in piena corsa per la promozione o comunque in risalita dopo un avvio complicato: il prossimo impegno casalingo sarà il 1° dicembre con il Catanzaro, che nonostante stia scendendo in classifica settimana dopo settimana non ha mai perso l’organizzazione di gioco e la cattiveria sotto porta che ha sorpreso tutti nelle prime giornate; i giallorossi pagano soprattutto una difesa troppo ballerina (terza peggiore in B con 18 gol subiti) e il Palermo ha già dimostrato più volte di andare a nozze contro le retroguardie che lasciano spazi in campo aperto.

Dopo sarà il turno del Parma capolista, al momento lontano sei punti ma con pochissimi punti deboli, soprattutto tra le mura amiche (appena tre reti incassate in sette partite): a Lecco è uscito battuto dopo aver giocato più di un’ora in inferiorità numerica, ma è comunque andato vicino al pareggio e può contare su un eccellente arsenale offensivo. Il girone di andata si chiuderà il 26 dicembre, quando al Barbera arriverà una Cremonese rinvigorita dall’avvento in panchina di Stroppa e dall’esplosione realizzativa di Coda, capocannoniere a quota 9: il Palermo è riuscito a limitarlo in entrambi gli impegni dello scorso campionato, quando il bomber vestiva la maglia del Genoa, ma dovrà ripetersi per rallentare i grigiorossi (che nel frattempo hanno recuperato 6 punti ai rosa, portandosi a -1) nella loro rincorsa alla Serie A.

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Redazione Ilovepalermocalcio