L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulle matricole di scena al Barbera in questa stagione.
Lo «spauracchio» delle matricole, in casa, non fa effetto. Non lo ha fatto, almeno finora, a differenza di quanto accaduto lontano dal «Barbera». Ma il Palermo formato trasferta, si sa, non è che sia stato un esempio di brillantezza, a prescindere dalla tipologia di avversario incontrato finora. Questa discrepanza di rendimento diventa ancor più evidente se si prendono in esame le sfide con chi, fino alla passata stagione, si trovava tra i dilettanti.
Contro Latina e Campobasso, in casa, il Palermo ha ottenuto due vittorie. Contro Messina, Taranto, Monterosi, Fidelis Andria, Picerno e ancora Latina, in trasferta, soltanto una, sul campo di Andria. Una differenza enorme, ma domenica la squadra di Baldini cercherà di mantenere invariato almeno il trend interno. Al «Barbera» arriva il Monterosi, che all’andata è riuscito a fermare i rosanero sull’1-1, prolungando la serie di astinenza da successi esterni contro le matricole. I laziali, però, non arriveranno in Sicilia da semplice neopromossa.
Per loro sarà anche la prima partita nella storia in casa del Palermo, che storicamente non ha buoni rapporti con le sfide inedite. Non li ha nemmeno con chi proviene dalla Serie D, se è per questo, ma almeno nel proprio stadio è riuscito finora a tenere a bada la furia delle ultime arrivate. Nel girone d’andata è stato così, anche tra le mura amiche si sono giocate solamente due partite. In questa seconda metà di stagione, la maggior parte delle sfide con le neopromosse saranno disputate al «Barbera» e il Monterosi sarà la prima di tre reduci della D ad affrontare i rosanero consecutivamente: subito dopo toccherà al Messina, poi al Campobasso.