Seconda infermiera dell’hub vaccinale Fiera del Mediterraneo arrestata a Palermo. La donna, Giorgia Camarda di 58 anni, che esercita la professione anche presso il Reparto malattie infettive del Civico, è accusata di falso ideologico e peculato. L’infermiera, finita ai domiciliari, non solo avrebbe praticato, durante un turno di servizio presso l’hub, false inoculazioni vaccinali a due coniugi no-vax ma avrebbe beneficiato di una falsa dose booster, somministrata dalla collega Anna Maria Lo Brano già finita ai domiciliari lo scorso dicembre. È stata quest’ultima a raccontare i fatti e confessare tutto davanti agli inquirenti, chiamando in causa i suoi complici che, al momento, sarebbero almeno due.
L’ordinanza eseguita dalla Digos, su delega della procura della Repubblica, è il prosieguo dell’attività di indagine che portato all’arresto, il 21 dicembre scorso, di un’altra infermiera dello stesso hub vaccinale per corruzione, falso ideologico e peculato, per false vaccinazioni effettuate in favore di undici persone, tra cui il leader del locale movimento no-vax, che si trova in carcere, e di un commerciante.
Fondamentali, anche in questo caso, le videoriprese effettuate presso la Fiera del Mediterraneo. I coniugi no-vax sono indagati per concorso in peculato e falso ideologico. L’infermiera, per i due, ha utilizzato lo stesso sistema della collega arrestata il 21 dicembre scorso ovvero lo sversamento della dose vaccinale nella garza e una finta iniezione, praticata sul braccio.
Sono in corso ulteriori indagini per l’individuazione di altre analoghe false vaccinazioni.