Palermo, Andrea il burlone: terrorista ma solo per due ore
L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sull’uomo che ieri ha seminato il panico in zona Università a Palermo andando in giro con un fucile tra le braccia.
«Non fa del male a nessuno, è un ragazzo tranquillissimo». Chi conosce Andrea e ieri ha aperto i social, leggendo la notizia di un uomo armato che seminava il panico in città, ha sgranato e gli occhi e si è fatto una risata. Il cinquantenne è conosciuto da tutti nella zonatra Ballarò, piazza Indipendenza e Boccadifalco, dove risiede. Andrea è affetto da un disagio mentale e parla poco. Saluta sempre tutti, abbozzando un «lo sono Andrea» cui fanno seguito ogni tanto comportamenti scherzosi «lo gli rispondo sempre e puru io – commenta uno storico fioraio di piazza Indipendenza ridendo -è un bravissimo ragazzo, che non farebbe del male a nessuno.
La mattina presto è già qui e gira tra Ballarò, corso Tukory. L’ho visto passare con sto fucile in mano, ma si vedeva che era già rotto, malandato. Si capiva che fosse un giocattolo – giura l’esercenteè unragazzo perbene, solo un po’ sfortunato, ma gli vogliamo tutti bene». All’interno della cittadella universitaria giurano di non averlo visto. Ecco gli operai che stanno eseguendo alcuni lavori di riqualificazione dei marciapiedi: «Abbiamo notato soltanto l’ingresso di alcune volanti della polizia e dei falchi (poliziotti in borghese che girano in motocicletta, ndr)», agli studenti che affollano i viali tra un dipartimento e l’altro. Ma c’è chi conosce Andrea, pure tra i residenti della zona vicino viale delle Scienze: «Lo vedo da quando avevo dodici anni- racconta con il sorriso l’impiegata di uno dei bar dell’Università – è un “personaggio storico”, diciamo. Non riesce a parlare bene, mastica qualche frase. A volte ti viene vicino per salutare, è molto dolce e soprattutto innocuo: quando ho letto la notizia confesso di avere riso. Non c’è assolutamente da allarmarsi».