Palermo, ancora una volta Puscas…nel segno dei grandi
Una trattativa lunga, estenuante, fatta di continui colpi di scena, ma che alla fine è stata conclusa nel migliore dei modi dal direttore del Palermo Rino Foschi e si è concretizzata come nelle favole a lieto fine. George Puscas approda così in estate al Palermo, un nuovo numero 9 arriva alle porte del capoluogo siciliano con la valigia piena di speranze e con gli occhi pieni della vista di tutti quei meravigliosi campioni che negli anni hanno calcato i campi del Renzo Barbera.
Si è presentato in silenzio, senza esporsi troppo, ma su di lui c’erano gli occhi di tutti i i tifosi rosanero che hanno visto nel suo arrivo una pedina dal valore assoluto per la cadetteria. Si perchè Puscas, seppur ancora nel pieno della sua maturazione visti i suoi 22 anni, aveva già incantato gli addetti ai lavori, mostrando in particolar modo durante la sua esperienza con le giovanili dell’Inter un incredibile fiuto per il gol e un fantastico senso da attaccante degno dei migliori marcatori di tutti i tempi.
Ventiquattro gol in ventinove presenze con la Primavera nerazzurra nel campionato di categoria più altri tre messi a segno in coppa Primavera, complessivamente cinquantatre reti messe a segno in centotrentasette presenza in carriera fino a qui, con la gioia di aver siglato già il primo gol in serie A con la maglia di Benevento, sono queste le premesse con le quali il rumeno sta provando a conquistare il Palermo. Anche se la sua “conquista”del capoluogo siciliano, in realtà, non è stata così immediata. La partenza, ad onor del vero, è stata parecchio sottotono, probabilmente anche a causa delle scarse condizioni fisiche e del classico periodo di ambientamento necessario ai fini di una buona integrazione in un nuovo gruppo di compagni.
Eppure, da alcune settimane, Puscas è finalmente uscito dalla penombra ed ha prima portato la sua nazionale under 21 a conquistate una storica partecipazione agli europei di categoria realizzando le reti decisive, e poi, è tornato a vestire la maglia rosanero con la grinta di un leone. E allora ecco la prima gioia arrivata durante il difficile match dei siciliani sul campo del Lecce. Il ragazzo su cui tutti puntano si alza dalla panchina intorno all’ultimo quarto d’ora di gara, il tecnico Stellone lo manda a scaldarsi ed intanto i rosanero si trovano ancora sul punteggio di 1-1. Ma arriva un momento nella vita, in cui forse certe cose accadono non per caso. Ed allora via, ecco il cambio, fuori Rispoli, dentro Puscas, i minuti passano e le speranze di vittoria del Palermo cominciano a diminuire, fino a quando però accade finalmente, come per magia, quello che tutti aspettavano. Da un’azione guidata da Trajkovski, la palla arriva all’altro macedone, al capitano Ilija Nestorovski, che con il tacco cerca un compagno in area, compagno che pare essere proprio Puscas che non ci pensa due volte e spara un missile terra aria, ad occhi chiusi, verso la porta. Si sblocca la gara, il Palermo passa in vantaggio ed i rosanero portano a casa un risultato importantissimo.
Sembra la fine del digiuno e la nascita di un nuovo talento alla corte di viale del Fante, e pare essere proprio così. Già, perchè Puscas ci ha preso gusto e ieri lo ha fatto di nuovo, il Palermo rischia di pareggiare in casa contro il Cosenza, serve il guizzo, la giocata e anche un pizzico di fortuna. Ecco allora che il rumeno si alza ancora dalla panchina al minuto 76′, fuori Moreo, entra il 29, pochi minuti dopo l’esplosione di gioia, il Palermo vince ancora grazie a Puscas e conquista il primo posto in classifica.
Adesso non ci si può più fermare, tanti fuoriclasse sono passati da Palermo ed i paragoni sono sicuramente inutili in questo momento. Ma come nelle favole più belle, tutto lascia pensare che questo, finalmente, possa essere l’anno della consacrazione per lui, per Puscas, uno che i gol li ha sempre fatti e adesso vuole prendere il Palermo per mano verso la serie A.