Palermo. Ancora dolori fuori casa. Porta aperta in 5 sfide

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sul Palermo fuori casa.

Se l’attacco dà gioie, la difesa dà… dolori. Specialmente in trasferta, vero punto debole del Palermo in questa stagione, a dispetto della prima vittoria ottenuta lontano da casa con Baldini in panchina. Eppure, col tecnico toscano, i rosanero continuano ad avere la porta aperta in campo nemico. Da cinque partite di fila, sia che pari Pelagotti sia che pari Massolo, gli avversari trovano sempre la via del gol in casa propria. Dal pareggio a reti bianche contro il Catanzaro, sfida che ha segnato il ritorno di Baldini alla guida del club di viale del Fante dopo quasi 18 anni, ogni trasferta ha avuto come costante quella di un pallone nella porta palermitana.

C’è quando è andata bene, come ad Avellino, e c’è quando è andata male, se non malissimo, come nel caso della goleada subita a Foggia. Nelle ultime cinque trasferte, il Palermo ha incassato undici reti. Se in tutto il campionato la squadra di Baldini ha una media di due gol segnati a partita (di cui otto in sei trasferte), lontano dal «Barbera» ne subisce più di quanti ne realizza. Questione di equilibri, ma anche di un rendimento difensivo non propriamente d’élite, specie quando si gioca in casa degli avversari. Lo 0-0 del «Ceravolo» col Catanzaro sembrava poter dare un segnale di svolta, ma nelle successive trasferte i problemi sono parsi sempre più evidenti.

A Campobasso, i rosa hanno incassato due reti e potevano anche essere di più. A Foggia, la squadra di Zeman ha approfittato dei buchi difensivi del Palermo per mettere a segno quattro gol. La Virtus Francavilla è stata spietata e ha concretizzato le poche azioni create con due gol da tre punti. L’Avellino, invece, è stato sprecone e l’unico gol messo a segno non è bastato per avere la meglio, col Palermo che ha centrato la sua seconda vittoria stagionale partendo da una situazione di svantaggio. Ancora una volta, sembrava potesse essere la trasferta della svolta, invece a Potenza si è rivisto il solito vecchio Palermo in versione esterna. Altri due gol sul groppone, rimontati fino al pareggio nei minuti finali. Adesso il calendario prevede un’al – tra trasferta, sul campo della Paganese, reduce da tre sconfitte di fila nel proprio stadio e che in queste partite interne ha realizzato un solo gol. L’attacco casalingo più abulico dell’ultimo mese contro una difesa che concede in trasferta da cinque partite di fila. Non uno scontro tra titani, questo è certo. Ma se il Palermo vuole porre fine a questa striscia negativa lontano dal «Barbera», ha trovato l’avversario più agevole con cui riuscirci.

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Redazione Ilovepalermocalcio