L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulla sconfitta del Palermo contro il Cosenza.
Era da dieci mesi, 0-1 con il Venezia, che il Palermo non respirava l’infelice aria della sconfitta casalinga: in quel caso si trattava della terza in sette partite, ma da allora i rosa non ne persero più una. La prima coincise con il primo ko in campionato, alla terza giornata: a passare al Barbera in quel caso fu l’Ascoli per 3-2. Il Palermo perse anche la gara successiva e complessivamente quattro delle seguenti cinque, con in mezzo il successo 1-0 con il Genoa; quello attuale ha tutte le carte in regola per non replicare un simile filotto, ma servirà tornare a cercare i tre punti ed esprimere un calcio efficace già dopodomani al Penzo.
Contro il Cosenza, tra il 10 aprile e venerdì, i rosa non sono riusciti a realizzare nemmeno un gol in 180″: la prima volta era arrivato un pareggio sofferto, la seconda una sconfitta dolorosa. In entrambe le circostanze i calabresi hanno sorpreso il Palermo mettendo le stesse armi in campo: chiusura dei varchi a centrocampo, gabbia attorno a Brunori, ma soprattutto ripartenze veloci. Nella prima, a metà ripresa, Mazzocchi aveva centrato il palo; nella seconda, al primo minuto di recupero, Canotto ha pennellato sul secondo palo un destro imprendibile per Pigliacelli. Un precedente segnale di quanto fosse insidioso il Cosenza era arrivato nella sfida di Pasquetta: al 94° Delic aveva sfruttato un’indecisione della difesa rosanero per segnare, ma il guardalinee lo aveva colto in fuorigioco millimetrico e la Var ne aveva confermato la chiamata; stavolta, al minuto 91, nessuna irregolarità e festa grande peri calabresi.